“E quindi uscimmo a riveder le stelle”…

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”… sono queste parole prese dalla Divina Commedia di Dante Alighieri che hanno introdotto il tema che è stato affrontato nel campo scuola invernale della nostra Comunità Pastorale. Le stelle sono state le compagne di viaggio di questi giorni intensi. Accanto ai momenti di gioco, divertimento (anche senza la neve…) e di vita insieme, si è voluto proporre un momento formativo che aiutasse ad educare il cuore. In questo caso si è voluto educare allo stupore e alla bellezza. Guardare il cielo non è solo un atto fisico che si compie con gli occhi, è anche soprattutto un atto che ci rimanda ad un oltre. Difatti uno sguardo stupito e attento coglie nella profondità del Cielo l’opera e la Presenza di Dio. Le parole del Salmo 8 ci aiutano molto ad entrare in questa ottica: “Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?” (Sal 8, 4-5). Cerchiamo anche noi di guardare il cielo! Quanto più si cerca di esplorarlo e di penetrarlo tanto più si fa grande il suo mistero. Il cielo stellato rimane sempre lo spettacolo più suggestivo e affascinante che possa presentarsi ai nostri occhi. Quando cantiamo il Salmo 8 anche noi siamo pieni di stupore e pieni di gratitudine, perché in tutto quello splendore di bellezza e di di grandezza, Dio ci vede e ci ama. Non siamo dimenticati perché piccoli, non veniamo trascurati perché di poca importanza, ma siamo ancora più sotto il suo sguardo, perché “preziosa agli occhi di Dio” è la vita di ogni essere umano. Il tema delle stelle ha poi accompagnato anche la figura di Abramo che ricevette da Dio la promessa di avere “una discendenza numerosa come le stelle del cielo”. Promessa che si realizza per via della bontà di Dio e per la fede che Abramo, a più riprese, manifesta davanti a Dio. In tema di stelle non poteva mancare, nel tempo di Natale, la Stella Cometa apparsa ai Magi per annunciare loro la nascita del Re dei re ed indicare il punto dove recarsi per adorarlo. La Stella Cometa che per noi oggi si traduce nella compagnia della Chiesa che ci conduce continuamente davanti a Gesù per poterlo riconoscere come Salvatore e Colui che ci ama. Giorni belli e lieti sono quelli trascorsi in questo campo scuola invernale con la speranza che possa aver dato a chi vi ha partecipato l’occasione per vedere quanto il Signore ha operato e sta operando per noi. E anche la piccola stella, creata dal lavoro dei ragazzi, che è stata portata a casa come ricordo, sia il richiamo alla ricerca che la fede ci porta a vivere continuamente.  don Luca