In fila con noi

Questa domenica che conclude il tempo di Natale ci presenta la festa del Battesimo di Gesù. Sicuramente essa va collocata nel grande disegno della salvezza che proprio nel Natale ha visto la Presenza di Dio nella storia del mondo. Anche se cronologicamente distanti fra di loro – si va dagli zero ai trent’anni – la Natività e il Battesimo di Gesù ci mostrano come il nostro Salvatore abbia scelto di stare in mezzo all’umanità. La Natività ci ha permesso di prendere il posto dei pastori e dei Magi per poter adorare Gesù e metterci di fronte al grande Mistero dell’amore e della tenerezza di Dio, che ha scelto la misura dell’infinitamente piccolo per rivelare la sua grandezza. Il Natale, che non esaurisce la sua portata e rilevanza con il giorno del 25 dicembre, ci aiuta a riaffermare da parte nostra la partecipazione a questa modalità con cui il nostro Creatore ha scelto di manifestarsi. Dio che viene incontro a noi, che annulla la distanza relazionale fra l’umano e il divino realizzando una profonda comunione, ci permette di rendere la vita umana penetrata dalla Sua presenza. Così possiamo sentire Dio vicino alla esistenza del mondo e alla nostra. Il Battesimo del Signore si colloca all’interno dello stesso alveo, dove vediamo un’altra manifestazione della vicinanza di Dio all’umanità. Il fatto che Gesù si disponga per essere battezzato da Giovanni Battista nel Giordano viene realizzato mettendosi in fila accanto agli altri uomini i quali erano peccatori e bisognosi di conversione. Gesù, che è in tutto simile a noi, eccetto il peccato, accoglie questo gesto per far sentire la sua prossimità, facendoci percepire anche qui il grande desiderio di Dio di essere vicino a noi. Se pensiamo alle altre manifestazioni religiose, notiamo la profonda e radicale novità del Cristianesimo che rivela il vero volto di Dio che si è incarnato in Gesù Cristo. Un Dio che non disdegna di farsi prossimo a me, che accetta di camminare con me, con la mia vita segnata dal peccato, ma capace di rinnovarsi proprio in virtù della Sua Presenza e della Sua Grazia. Contemplando l’opera di Dio per la salvezza della umanità siamo invitati a riscoprire e a tenere vivo lo stupore per tanto Amore nei nostri confronti.  don Luca