La chiesa del Sacro Cuore a Pianello del Lario

Ultima chiesa di Pianello, non in ordine di importanza, ma per data di costruzione, é quella dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Sorge all’interno della Casa di Riposo omonima ed é stata fortemente voluta dal fondatore san Luigi Guanella.

Dopo che l’originario Ospizio di Camlago (primi anni del 1870) si va rivelando troppo angusto per il continuo affluire di persone bisognose di aiuto e di assistenza, l’Istituto si trasferisce a Calozzo dove sono via via acquistate dalla famiglia Mazzucchi prima e da quella Bosatta di suor Marcellina poi e da altre famiglie ancora varie casette rustiche confinanti da ristrutturare e da adeguare allo scopo.

Nel 1893 don Guanella, ormai non più parroco di Pianello da tre anni, ma coordinatore attento delle sue opere, chiede al Vescovo l’autorizzazione a benedire una cappella all’interno dell’Ospizio di Pianello per celebrare la Messa e conservare l’Eucaristia. La richiesta viene accolta, così al momento si adatta un locale nella ex casa dei Bosatta dedicandolo al Sacro Cuore e del quale rimane l’epigrafe “ Qui il primo oratorio- con la custodia eucaristica- nell’Ospizio attuale del Sacro Cuore- Trasferito qui dalla primitiva casa di Camlago- da poco più di un biennio- di dimora provvisoria- nella casa coadiutororale”.

IL 4 novembre dello stesso anno si passa a una successiva cappella più spaziosa, ricavata dall’adattamento di una piccola filanda con incannatoio, sempre all’interno della ex proprietà e abitazione Bosatta, staccata però dal nuovo Ospizio da un ampio giardino e con accesso alla via Regina ora Calozzo. Il locale, forse segnalato al tempo anche dalla presenza di un piccolo campanile, é utilizzato per il culto una quindicina di anni, fino al 17 ottobre 1909, per poi servire da asilo e, oggi, da sala polifunzionale ( In seguito verrà aggiunta, in sopraelevatura, per tutto il perimetro, l’attuale abitazione del cappellano ). A ricordo di questa presenza é ancora leggibile, da via Calozzo, di fronte alla scuola primaria, la seguente scritta su una lapide: “ Qui già la chiesetta- dove il Servo di Dio don Luigi Guanella- con molti altri – dal 4 novembre 1893 al 17 ottobre 1909 – pregò, celebrò e predicò – e dove condusse il 7 ottobre 1894 – a parlarvi e benedire – il Servo di Dio Card. Andrea C. Ferrari.”

Tra la cappella e la casa Ospizio l’infaticabile santo fa costruire perfino una fontana a forma di quadrifoglio, con uno zampillo centrale, a flusso continuo dell’acqua ferruginosa che nel 1906 ha fatto incanalare dalla sorgente “acqua rossa” perché ritenuta salutare e sia accessibile a tutti, comprese le operaie delle filande e “ nell’estate fanciulle milanesi anemiche”.

In breve tempo intanto l’Ospizio riesce a dare accoglienza a un centinaio di persone, tra orfanelle, malati e suore, così il Fondatore pensa a una vera e propria Chiesa che possa ospitare molti più fedeli.  Sceglie come collocazione il centro del giardino, un luogo cioé dove il nuovo edificio sacro “troneggia, quasi regina adorna, e prospetta il paese e benedice i viaggiatori sulle acque del lago” .

L’incaricato del progetto é il donghese Aldo Rumi, il coordinatore dei lavori nei quali sono impiegati muratori locali Federico Morelli. Lo stile scelto, di moda all’inizio del secolo scorso, é quello neogotico lombardo con all’esterno, verso sud, una facciata a capanna con un grande rosone bianco sopra il portale e sul tetto tre pinnacoli per innalzare ulteriormente la costruzione. Le alte vetrate esterne nelle facciate laterali danno ulteriore slancio all’edificio sacro cui si accede oggi da piu’ ingressi, anche da parte di persone disabili.

L’interno del sacro edificio a una sola navata é arricchito nel 1912 dai dipinti del pittore valsoldese Cesare Jamucci che, tra l’altro, raffigura nell’arcata posta davanti all’altare una processione di pecorelle verso il Buon Pastore posto al centro. Questi affreschi nel 1963 sono sostituiti da quelli di Carlo Maria Mauri di Carate Urio che dipinge, al centro del catino dell’abside, il Sacro Cuore  affiancato da san Luigi Guanella e dalla beata Chiara Bosatta, intorno, quattro tondi con gli Evangelisti, sull’arco trionfale Angeli adoranti l’eucaristia e, nell’abside, la Madonna della Provvidenza e San Giuseppe col Bambino.

L’ inaugurazione ufficiale solenne di questa chiesetta dove ancora oggi si celebrano la Messa quotidiana e, in forma solenne, le principali festività guanelliane, avviene il 17 ottobre 1909, in una radiosa giornata di sole, alla presenza “ di una turba di orfani e orfanelle, di suore e sacerdoti ” venuti in battello da Como, di fedeli accorsi dal paese e da quelli vicini, ma non del santo promotore, impegnato a Roma per la costruzione di una nuova chiesa guanelliana, quella di S. Giuseppe al Trionfale nei pressi del Vaticano.

La sua presenza é mantenuta viva dalla grande statua marmorea che campeggia in un giardino di fiori sul piccolo piazzale antistante la chiesa e da lapidi poste sulla facciata che fanno memoria dei suoi collaboratori e delle sue opere.

 

Germana

Articolo tratto dal notiziario “Hesed” della Comunità Pastorale “San Luigi Guanella”, n° 9 dicembre 2019