Mascherine e maschere…

E’ giunta in settimana la comunicazione della ripresa delle S. Messe con partecipazione di popolo. Si potrà riprendere lunedì 18 maggio e la prima domenica sarà il 24 maggio, solennità dell’Ascensione. Si può dire: finalmente! Sono state indicate delle procedure da assumere per la sicurezza delle persone, a queste si farà riferimento attuandole nei contesti delle nostre tre parrocchie. Ma sarebbe un grave errore ridurre il ritorno alle Messe col popolo solo soffermandoci sulle regole sanitarie. Non che queste non contino ma è necessario porsi davanti a questo passaggio con una domanda ben precisa: cosa è per me l’Eucarestia? Non diamo per scontato il rispondere a questa domanda. Per capire la portata di questa riflessione prendo esempio dalla vita quotidiana. Capita non poche volte di sentire coniugi, fidanzati, o persone con vincoli di affetti amicali, dire: “Non sento più nulla per questa persona” oppure “non la riconosco più”. Il legame aveva tutte le condizioni per dirsi forte eppure ci si scopre estranei, distanti. Si davano per scontate situazioni, pretese e diritti (i doveri spesso messi da parte..) e poco alla volta la fiamma dell’amore o il vincolo dell’amicizia sono scemati, fino ad arrivare al gelido momento della rottura o il tacito e passivo andare avanti come due estranei. E questo può capitare anche con Gesù… Allora davanti a Gesù non possiamo saltare questa domanda: “Chi è Lui per me?”. Questo specialmente dopo tanto tempo (tre mesi..) nei quali non ho potuto partecipare alla S. Messa domenicale, dove magari mi sono abituato a “guardare” la celebrazione eucaristica in televisione o in streaming, rischiando di non riconoscere più che quella non è la Messa ma solo una registrazione. La Messa è l’essere davanti alla Presenza reale, è il poter ricevere il Suo Corpo, è il poterLo pregare faccia a faccia, è il radunarmi insieme ad una comunità di persone fisiche (peccatrici e incomplete, ma sempre la comunità cristiana che Gesù ha radunato). Ecco allora la decisività di recuperare la centralità dell’Eucarestia nella mia vita, di riappropriarmi pienamente di essere parte del popolo di Dio convocato davanti a Colui che lo genera e lo mantiene vivo. Utilizziamo allora questi giorni che ci separano dalla domenica 24 maggio per far crescere in noi il desiderio di incontrare Gesù nella Eucarestia, di stare con Lui, di vedere la nostra parrocchia e di pregare con coloro che condividono con noi il dono della fede nel Salvatore. Preghiamo anche per chi fa fatica e per chi ha paura. La nostra vicinanza e il nostro invito sciolgano le resistenze. Indossiamo pure le mascherine protettive, ma togliamo la “maschera” della estraneità fra noi e Cristo. A presto…! don Luca