Sapere che Dio viene incontro a me nella contemporaneità, cioè nel mio presente, è decisamente qualcosa che può dare un giudizio diverso. Dio vicino a me, alla mia vita, alle mie domande, mi può dire molto. E’ l’irruzione nel Mondo dell’Amore che Dio ha voluto testimoniare con Cristo suo Figlio. Gesù ha portato per ciascuno di noi la possibilità di vivere secondo la logica del Vangelo. Natale è poter dire di sì ad una umanità diversa perché certa di una Presenza.
Una Presenza che diventa concretezza nella misura in cui la so veramente accogliere. Ecco il punto: io che decido di lasciare che Gesù Cristo sia realmente contemporaneo alla mia vita. Dio mi chiede questo, non di più. Come Maria che ha detto “Sì” ad un annuncio particolare, che poteva sfuggire alle logiche umane, e che è stato capace di generare una Vita nuova. Come i pastori, che nel loro lavoro quotidiano sono stati in grado di accogliere l’invito dell’Angelo a recarsi nel Luogo dove era possibile incontrare la Presenza di Dio. Così anche per noi è possibile cedere a questo soave invito. Ad aprire gli occhi a tendere la nostra attenzione per ascoltare quella voce che nella Chiesa risuona per indicarci dove e come trovare Cristo.
Facendo così il Natale ha per noi la possibilità di generare una nuova umanità non banalizzata da uno svuotamento sul vero significato di questo Avvenimento, di questa festa. Buon Natale!
don Luca