Quanto costa?

“Quanto costa?”. E’ questa la domanda che a volte mi viene rivolta quando si celebrano i Sacramenti. Pur nel desiderio di fare una offerta si finisce col “cosificare” una realtà che è molto più grande. Infatti, davanti ai Battesimi, Prime Comunioni, Cresime, Matrimoni, celebrazione delle S. Messe per i funerali, S. Messe a suffragio dei defunti, siamo spettatori della grande bontà di Dio, che in diversi modi viene a donare lo Spirito Santo e la Sua Presenza per darci ciò che serve a noi e ad altre persone. Allora è evidente che siamo messi di fronte a qualcosa che ci supera e che non è quantificabile economicamente. Cosa possiamo dare a Dio per i suoi doni di Grazia? Quanto “costa” un Battesimo in termini di euro? Quanto devo “pagare” per un funerale, per una Messa? La risposta è semplice: non postremo mai “pagare” quello che il Signore ci dà in quanto quello che Lui ci ha regalato non ha prezzo…. Ci ha dato Gesù che ha offerto la sua vita sulla Croce per noi, per la nostra salvezza. Cosa vuol dire allora lasciare una offerta? Significa partecipare alla vita della Chiesa dando un contributo. Un contributo che si colloca dentro la generosità che il fedele esprime per sostenere la vita della Parrocchia che ha i suoi numerosi costi (luce, riscaldamento, pulizia, assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria), sapendo che essa vive per lo più della carità dei suoi fedeli. Il sacerdote non riceve nulla per la celebrazione dei Sacramenti, così come per la benedizione delle case, tutto va alla Parrocchia. Per la celebrazione delle Messe a suffragio il sacerdote riceve una offerta che viene destinata alle esigenze materiali e alla carità verso i poveri. Nella nostra Comunità Pastorale non vengono proposte tariffe o indicate delle cifre. Ciascuno dia secondo la propria disponibilità e secondo l’educazione del cuore che ha ricevuto per sostenere le necessità della Chiesa. Certo che a volte fa specie vedere come per feste legate ai Sacramenti o alla celebrazione dei funerali si spendano molti soldi e manchi l’aspetto di sovvenire alle esigenze della Chiesa. Davanti al Signore saremo giudicati per la fede che abbiamo vissuto e per la carità che abbiamo operato.

 

dal notiziario “Hesed” della Comunità Pastorale “San Luigi Guanella” n° 5