Dillo con un fiore

Regalare dei fiori è una usanza molto diffusa. Lo si fa per ricordare un momento, un anniversario, per dire che la situazione o ancor meglio la persona sono importanti. Gli stessi fiori che addobbano case, gli spazi interni ed esterni e financo le chiese. Usare i fiori per addobbare e abbellire è un’arte che richiede passione e competenza. Ciò ci permette di considerare come il fiore abbia un linguaggio che trasmette, pur senza parole, significati e pensieri importanti. “Dillo con un fiore” è uno slogan che comunica come questi elementi vegetali siano in grado di esprimere molteplici messaggi. Un fiore che “parla” è la rosa di Santa Rita. A questa Santa è associata la rosa in virtù di un episodio legato alla sua vita dove nel letto nel quale era ricoverata, in quanto malata, Rita chiese ad una sua parente venuta a visitarla, di recarsi in un piccolo terreno a Roccaporena, suo paese natale, e di trovare una rosa e due fichi. Pur essendo nel mese di gennaio, la parente della Santa, si reca in questo podere e veramente trova una rosa e i due fichi, stupefatta li coglie per portarli a Rita. Da allora, la rosa è il simbolo ritiano per eccellenza: come la rosa, Rita ha saputo fiorire nonostante le spine che la vita le ha riservato, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori. I due fichi, invece, può darsi che rappresentino i suoi figli e la consapevolezza che, malgrado tutto, si sono salvati. Il prodigio delle rose e dei fichi in inverno è reso attendibile da diverse testimonianze raccolte nel processo per la beatificazione nel 1626. La rosa ha un grande simbolismo: la presenza delle spine ricorda come la realtà abbia con sé anche le sofferenze che però siamo chiamati ad accogliere e a leggere dentro la bellezza della vita. Se lasciamo cadere la bellezza, la vita ci appare come una serie di sofferenze. Santa Rita, una Santa molto vicina a noi molto più di quanto si possa pensare, ha sperimentato nella sua vita molti dolori (perdita dei genitori, vedovanza, morte dei figli, incomprensioni varie) eppure ha saputo leggere il bene che comunque c’è e che passa accanto, e a volte attraverso, la realtà del dolore. La rosa di Santa Rita è quindi da leggere come un linguaggio che la tradizione popolare, ricca di significato, ci rimanda rimarcando non solo la bellezza estetica del fiore ma il senso che ha la nostra vita, ricca di gioie pur nella presenza di prove. Ai Santi nostri amici e intercessori, e in questo caso alla donna di Cascia, chiediamo la grazia di cogliere la bellezza della vita come dono di Dio.      don Luca