Il Vangelo di questa domenica ci pone di fronte la figura di San Giovanni Battista nell’atto di indicare Gesù. La frase è quella famosa che sentiamo ripetere in tutte le Sante Messe: “Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!”. Questa frase ci viene proposta quando il sacerdote alza il Pane spezzato e lo mostra alla assemblea poco prima della Comunione. Grande è il significato di quello che viene annunciato! Prima di poterlo accogliere come nutrimento la Chiesa nella liturgia mi ricorda Chi vado a ricevere e Chi vado ad incontrare. L’Eucarestia non è un generico segno, un simbolo qualsiasi ma è la Presenza reale di Gesù. Vediamo quindi come la frase pronunciata dal Battista ci porti a sgombrare il campo da equivoci e da superficialità. La venuta di Gesù è perché la nostra vita sia libera dal peccato e dal male. Libera vuol dire che siamo nella possibilità di superare ciò che mi può colpire e fare male. Il peccato lascia sempre pesanti ripercussioni nella vita della persona e quando si annida come abitudine diventa anche molto difficile da scalzare. Pensiamo ad esempio come sia difficile per un fumatore smettere di dipendere dalla abitudine di accendere la sigaretta (ma di paragoni se ne potrebbero fare moltissimi in vari ambiti). Il male è proprio capace di corrompere il cuore della persona e in un contesto come quello attuale dove impera il relativismo, che tende a giustificare il tutto anche ciò che è oggettivamente male davanti a Dio, questa lotta diventa sempre più difficile. Ecco perché è bello e importante, direi proprio necessario, essere rimandati alla decisività della Messa e dell’Eucarestia dove Gesù ci viene incontro. Gesù al Giordano è stato indicato dal Battista e oggi ci è indicato dalla Chiesa, Corpo di Cristo, e per mezzo della mediazione sacerdotale è reso presente nella celebrazione eucaristica. Quale grande dono ci è fatto in tutte le Sante Messe, poter essere in Comunione con Colui che ci può liberare dal male. Se domandiamo a Gesù di essere da Lui amati non troviamo rifiuto. Se chiediamo a Lui di avere luce per proseguire nel cammino troviamo i numerosi segni della Grazia che ci vengono dati dai Sacramenti. Se desideriamo la liberazione dal male Egli ci dona la vittoria Pasquale della Risurrezione che ci permette di vivere da salvati. Che tesoro bello ha tra le mani il cristiano quando scopre che Gesù è il Salvatore e il Liberatore dal male. E’ la certezza di un approdo sicuro a cui andare anche quando le circostanze della vita a volte ci allontanano dalla vera meta. don Luca

