La visita del Signore nelle nostre case

Con questa settimana avrà inizio la visita e benedizione alle famiglie, che è uno degli aspetti che caratterizzano l’opera pastorale del parroco nelle proprie comunità. La visita e benedizione è essenzialmente un gesto di fede. Essa è l’incontro vissuto nella preghiera dove si chiede al Signore di far scendere in quella casa la sua benedizione. Un gesto che ha come fine di rendere benedetta la dimora dove le persone trascorrono una buona parte della loro giornata, dove risiedono e prendono vita le relazioni e i rapporti. Si chiede dunque che il Signore sia presente e santifichi questo luogo così prezioso e caro. E’ anche il rito dove, facendo spazio al Signore, si allontana chi dal Signore ci vuole separare. Senza indulgere nel rischio di cadere nel superstizioso o nel magico, è vero che la preghiera e la benedizione allontanano il Maligno. Certo che se però si fa benedire la casa, ma poi non si vive la vita di fede, con la preghiera quotidiana, con la Messa settimanale, con il ricorso alla liberazione dal peccato attraverso la Confessione, con la lieta esperienza della carità, è chiaro che si fanno cadere molti dei benefici di questo gesto benedicente. Il Signore infatti dimora nelle case, e ancor più nei cuori, di chi lo accoglie e lo ama, il sacerdote viene per pregare e per vivere nel suo nome un incontro di fraternità. Io suonerò e busserò in tutte le case, proprio perché il sacerdote è pastore di tutti. Se si apre la porta ci sarà la possibilità dell’incontro e della preghiera e si potrà vivere una esperienza di comunione e fede. Passerò come negli altri anni da solo. La scelta di non portare i chierichetti è motivata principalmente dal fatto di lasciare questo momento aperto ad una discrezione maggiore, permettendo a chi vuole di poter vivere un colloquio riservato col proprio parroco. La visita e benedizione verrà fatta sia al mattino, passando da coloro che sono a casa, e nel pomeriggio. Sul foglietto “Nazareth” verrà messa l’indicazione della zona e delle vie che saranno interessate in quella settimana. E’ bello che i fedeli che abitano in quella zona possano avvisare coloro che vi abitano. E’ una forma gentile di servizio e di aiuto per favorire l’incontro. Se qualcuno avesse particolari esigenze di orario può farlo presente direttamente al parroco.  don Luca