Padre Livio Sorsoli vive in Dio

Il pomeriggio dello scorso 9 marzo padre Livio Sorsoli ha lasciato la vita terrena per tornare a quella eterna del Padre.

Nato a Brescia il 30 maggio del 1941 trascorse l’infanzia a Serle (BS) e compì la professione religiosa nell’Ordine Francescano il 17 settembre 1961. Ordinato presbitero nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano l’11 marzo del 1967 avrebbe proprio festeggiato il 50° di ordinazione a Dongo. Un giubileo sacerdotale che il Signore, nel suo disegno, ha voluto riservarlo per se nel regno dei cieli.

Negli anni di ministero Fra Livio fu più volte economo e guardiano in diversi conventi della Lombardia. Per diversi anni fu anche missionario e parroco in Albania prima di giungere nella nostra Diocesi prima a Cermenate e, successivamente dal 2011, a Dongo dove sin da subito ha prestato la sua opera non solo in santuario ma anche aiutando i sacerdoti nel vicariato per la celebrazione delle Sante Messe.

Da qualche tempo ricoverato presso l’infermeria del convento di Sabbioncello in Merate per un male che lo ha colpito ha chiuso serenamente gli occhi giovedì 9 marzo.

Come ricordare padre Livio? Di primo impatto un uomo burbero ma, chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, ha saputo apprezzare un animo buono, ricco di fede e di una semplicità disarmante, degno di essere figlio di San Francesco.

Quante domande nascono nel cuore e nell’anima quando la vita ci mette di fronte a delle prove forti come può essere la malattia. “Signore cosa vuoi da me? Cosa vuoi che io faccia? Qual’è il tuo disegno su di me?”. Fra Livio ha saputo con immensa serenità affidarsi nelle braccia della sua adorata Madonna: “Sia fatta la volontà del Signore”.

Ti vogliamo ricordare così Livio: con il tuo carattere burbero, con il tuo modo unico di camminare un po’ “zappetto”. Ricordiamo i momenti insieme quando ci raccontavi le tue esperienze da quando sei frate, i tuoi rari sorrisi mischiati alle tantissime battute perchè la vita, a tuo dire, deve sempre essere presa così come viene con quello che ti viene offerto. Ti vogliamo salutare con un brevissimo pensiero che un tuo confratello ci ha appena raccontato: “Con Padre Livio ho condiviso tanti anni di cammino insieme. Da studenti, da sacerdoti nei diversi conventi. Un tratto saliente voglio ricordare di lui: quando era guardiano nel convento di Cremona e io maestro degli studenti, gli studenti francescani venivano mandati là. Dopo qualche mese domandai ad uno studente: “Cosa ne dici del guardiano di Cremona?”. Lui mi rispose: “Padre Livio è come le castagne. Fuori c’è il riccio ma dentro è dolcissimo”. Che resti questo ricordo di Padre Livio, nel cuore di tutti noi.