3 febbraio 2017, Musso in festa per San Biagio

La tradizionale festa di San Biagio a Musso, molto sentita in paese e nelle zone limitrofe, ha visto anche quest’anno una nutrita partecipazione alle celebrazioni e alla benedizione della gola, pur in presenza di una giornata di pioggia (in questo periodo particolarmente attesa….). Fin dal mattino alle 7.00, con l’apertura della chiesa parrocchiale, è iniziato il flusso di fedeli per ricevere la benedizione della gola. Dapprima un po’ alla spicciolata, pochi alla volta, poi man mano che si avvicinava l’orario della S. Messa solenne, il numero è aumentato fino a diventare una continua coda per lasciarsi segnare dalla benedizione. Alle 10.30 ha preso il via il momento centrale della giornata che è stata la S. Messa solenne presieduta dal parroco di Ponte in Valtellina, don Giuseppe Scherini. Don Giuseppe nella sua omelia ha voluto evidenziare come San Biagio si sia preso cura sia del corpo, col celebre miracolo della guarigione del bambino, sia di quella dell’anima, offrendo la sua testimonianza di fedeltà a Cristo fino al martirio. Passando in rassegna le letture della Messa è stato ricordato come il cristiano manifesti la sua identità nell’aderire a Cristo, e questo dentro un mondo che rifiuta Dio. La stessa carità non è altro che la promanazione di quello che uno ha incontrato e ricevuto da Gesù. La Messa è stata accompagnata dai canti animati dalla corale di Musso, con l’aiuto di quelle di Cremia e Pianello. Alla celebrazione hanno partecipato una decina di sacerdoti della zona, contribuendo alla fine della Messa a benedire le gole di tanti fedeli. Alla S. Messa ha fatto seguito il pranzo in Oratorio dove sono state proposte leccornie per tutti i palati. Nella giornata è rimasta aperta la pesca di beneficenza presso la sala Frassati, e le mamme della Scuola dell’Infanzia hanno presentato le torte fatte per raccogliere offerte a sostegno dell’Asilo stesso. Il pomeriggio ha visto una continua affluenza in chiesa, e alle 17.00 c’è stata la S. Messa, presieduta dal parroco don Luca, che ha visto la presenza di due gruppi del catechismo. La giornata ha visto diversi momenti e anche la fattiva collaborazione di molte persone in vari ambiti; dalla liturgia, all’addobbo della chiesa, al canto, alla pesca di beneficenza, alla preparazione della cena della vigilia e del pranzo del giorno della festa, il servizio bar e la sensibilizzazione pro Asilo. Un vero concorso di gente che ha reso possibile proporre la festa patronale. Abbia san Biagio uno sguardo di particolare cura alla comunità di Musso, unitamente alla comunità di Cremia e Pianello, per aiutare a crescere nella fede.