Martedì 18 aprile, il gruppo chierichetti della Comunità Pastorale ha vissuto un bel momento di fraternità con la gita ad Orta San Giulio, in provincia di Novara. Si vuole aprire con questo momento una tradizione che propone ai ministranti della Comunità Pastorale la condivisione di una giornata di gioia nel vedere insieme qualcosa di bello. La meta ci ha permesso di poter incontrare quattro significativi volti. I primi due che abbiamo incontrato sono stai quelli di San Francesco e Santa Chiara di Assisi. Ad Orta infatti c’è un bel Sacro Monte dove le cappelle raffigurano la vita del Santo Patrono d’Italia. Con statue in grandezza naturale, esse raccontano episodi di San Francesco. Fra quelle visitate, belle e significative sono state quelle del dialogo fra Francesco e il Crocifisso e la vestizione di Santa Chiara. Sempre sul Sacro Monte abbiano vissuto il secondo incontro, quello con Gesù. Abbiamo infatti posto al centro della giornata la S. Messa, celebrata nella chiesa del Sacro Monte. Il Vangelo ha mostrato l’incontro fra Gesù Risorto e la Maddalena, dove lei si è sentita chiamare da Gesù col suo nome. Un incontro che rende evidente la novità che è capace d portare l’incontro con Gesù, dato che poi la Maddalena si fa annunciatrice di quello che ha visto. Dopo il pranzo, un grande prato ha accolto le capacità calcistiche e non dei nostri chierichetti. Nel primo pomeriggio siamo scesi ad Orta, bel paesino, e giunti al molo ci siamo imbarcati su un motoscafo che ci ha portati sull’isola di San Giulio. Questa piccola isola ospita oltre a poche case, una grande monastero di monache di clausura benedettine e la chiesa di San Giulio. Qui abbiamo incontrato il quarto volto, quello appunto del Santo da cui l’isola prende il nome. Giulio, è un sacerdote, proveniente dalla Grecia e nel IV secolo ha evangelizzato le zone del Nord Italia, fra Lombardia e Piemonte. A lui si fa risalire la tradizione che lo vuole costruttore di 100 chiese, l’ultima di queste proprio quella dell’isola sul lago di Orta. Un affresco presente nella chiesa ha illustrato alcuni episodi della vita del sacerdote, patrono dei muratori. La preghiera nella cripta dove è sepolto il Santo e un saluto a Gesù presente nel tabernacolo hanno concluso la visita alla chiesa. Usciti ci siamo diretti al molo per il rientro col motoscafo. Il lago era solcato dalle onde mosse dal forte vento che nel pomeriggio è sceso sulla zona. La scena poteva ricordare, in parte, l’episodio evangelico della tempesta sul lago, ma per fortuna il viaggio è stato tranquillo e siamo approdati senza difficoltà sulla terraferma. Un tocco dolce, con un buon gelato in piazzetta, ci ha poi portati al pullman per il rientro.


