Centro Estivo 2020: un guardarsi in faccia

Quest’anno è stato un po’ particolare… non si poteva fare il solito Grest. Le disposizioni seguenti alla pandemia del Coronavirus non hanno permesso il poter proporre un ritrovo come negli anni scorsi. Sono stati infatti introdotti come necessari mascherine, distanziamento, spazi limitati e impossibilità di poter far giochi di contatto come si sono sempre fatti … Ma nonostante tutto questo le nostre Parrocchie non hanno voluto cedere alla prospettiva di non fare niente. Guardando alle leggi in vigore in questo periodo hanno pensato sempre al bene dei bambini e delle loro famiglie. Bambini che per tanti mesi sono stati costretti a rimanere a casa, senza poter stare fisicamente con i compagni di scuola e di catechismo, impediti nel non poter andare in Oratorio né di poter praticare sport o quant’altro… E’ nata l’idea di proporre non il Grest (speriamo di poterlo fare quanto prima…) ma un “Centro Estivo” dove ci sono sì delle significative limitazioni, ma dove è sempre possibile fare qualcosa. Pur nelle restrizioni c’era lo spazio per proporre dei momenti di incontro, di formazione cristiana, di gioco, di gioia. Ecco allora che è sorto il “Centro Estivo 2020” delle nostre tre Parrocchie. Si è voluto, in ragione degli spazi disponibili, dare la possibilità ai bambini delle elementari di passare due settimane insieme. Sono stati proposti tre gruppi, seguiti ciascuno da un educatore adulto. La “scatola” c’era ma non si poteva dimenticare il “contenuto” cioè il motivo e l’origine di questa proposta. Per noi la passione educativa nasce dall’Amore di Gesù per noi. Dal modo con cui il Figlio di Dio ci ha mostrato il suo essere dono per noi. Accanto al momento di preghiera abbiamo voluto anche che un amico di Gesù ci facesse compagnia. Ed allora abbiamo guardato a San Francesco di Assisi, patrono d’Italia, per essere guidati dal suo esempio e dalla sua vita. Sono state due settimane segnate dal muoversi per vedere luoghi e incontrare persone: abbiamo incontrato un falegname, un sindaco, un cuoco, un architetto, un sacrestano. Abbiamo visto tanti luoghi dei nostri tre paesi scoprendone la bellezza e la ricchezza. E’ stata l’occasione per “guardarci in faccia” per dare la possibilità di relazioni vissute con attenzione. La sempre sorprendente energia dei piccoli è stato sicuramente un aspetto molto bello. Anche nei giochi, pur limitati da molte restrizioni, sono stai l’occasione per usare la fantasia e per riscoprire aspetti semplici ma coinvolgenti. Ci siamo lasciati guidare quotidianamente dalla Parola di Dio che ci aiutava a leggere quello che poi si sarebbe visto e incontrato. Una bella esperienza, strana, ma proficua. Ringraziamo il Signore per ciò che di bello e buono si è ricevuto. don Luca