In realtà IHS è un cosiddetto “Cristogramma” quei simboli che i primi cristiani incidevano per indicare ad esempio le catacombe, un linguaggio in codice per non farsi scoprire. L’uso risale all’incirca al Terzo secolo dopo Cristo ed è l’abbreviazione di “Gesù” scrivendo le prime tre lettere del suo nome in greco. La lettera s (sigma), nell’alfabeto latino si rappresenta con la “S”.
A renderlo popolare nella storia della Chiesa fu san Bernardino da Siena nel 15esimo secolo, che andò predicando l’adorazione del Santo Nome di Gesù incoraggiando i cristiani a mettere il simbolo IHS sulle porte delle loro case. Un secolo dopo nel 1541 sant’Ignazio adottò il monogramma come simbolo del suo ordine, la Società di Gesù. L’aggiunta della croce sopra la “h” come si vede molto spesso fu una idea di papa Martino nel 1427 per far sì che non se ne facesse un uso idolatrico e ridare dignità a questa sacra simbologia.
Articolo di Paolo Vites da “Il Sussidiario” preso dal sito www.iltimone.org