Da Asilo a Scuola dell’Infanzia

I primi asili per l’infanzia, gestiti tutti da religiosi o da enti caritatevoli, nascono verso la fine del 1800 per offrire un aiuto alle numerose donne che, in case affollate di bambini, affiancano il lavoro nei campi a quello nelle filande. Anche il parroco pro tempore di allora, don Michele Giudici, tenta a Pianello, nel 1895, di far sorgere un Asilo presso la Casa della Divina Provvidenza da poco sorta nella località Calozzo per volere di don Guanella.

Purtroppo però questa opportunità é poco compresa e apprezzata dalla popolazione, sia per “ignoranza”, che per un timore infondato del propagarsi di malattie infettive se si vive in una comunità più allargata. Il curato, nonostante sia costretto dalle autorità a chiudere il locale che, dal 1909, si era insediato nell’ex cappella, non rinuncia alla convinzione che sia necessario offrire un servizio ai suoi amati parrocchiani. Proprio con questa predisposizione d’animo sostiene, nel 1912, la neonata “Commissione pro Asilo”, capitanata dalle famiglie più facoltose, che mira a istituire in paese un Asilo puramente “laico”. Tuttavia, anche dietro consiglio del vescovo, lo zelante parroco si adopera perché sull’atto di adesione chiesto alla popolazione si precisi che, alla base dell’educazione, ci sia quella religiosa (Questo in tempi in cui erano forti le spinte anticlericali ).

Don Michele é il primo firmatario e offerente, ma la popolazione tergiversa, perché divisa, così il progetto non decolla. Lo “sblocco” avviene in modo imprevisto quando la vedova di un costruttore di barche, morto per annegamento, si trova costretta a vendere il capannone che sorge in riva al lago, in un luogo adiacente la Chiesa parrocchiale. Il notaio pianellese Salvatore Mazzucchi di Bellera incoraggia il parroco all’acquisto del cantiere in oggetto, perché venga adibito, in futuro, ad asilo. L’idea piace, ma la parrocchia é priva di mezzi finanziari e il suo reggente non vuol agire prima di essersi “consultato “con Dio e con i suoi superiori”. Prega, fa pregare, va in pellegrinaggio alla Madonna del Sacro Monte di Varese, fa gli esercizi spirituali e infine si consulta col vescovo. Questi lo incoraggia a versare una caparra di £ 500 di fronte a un importo di £ 4000, tuttavia i turbamenti e i dubbi sono assillanti nel cuore del generoso parroco che era solito donare tutto ciò che possedeva in carità. Medita di ipotecare l’acquisto, a suo nome, utilizzando l’eredità paterna e la sua polizza vita prossima alla scadenza e spera che i parrocchiani comprendano le sue decisioni e che lo aiutino a sollevare dal suo cuore il grosso macigno. Dopo un secondo contatto col vescovo che, personalmente, contribuisce con £100, don Michele prende coraggio e fissa la data del rogito: il 14 novembre 1913.

Il primo passo é fatto, ora occorre stabilire come usare il grande locale e come saldare il debito. Il futuro asilo viene utilizzato per la prima volta dal Comune che vuol festeggiare la lunga carriera scolastica della maestra Lombardini: la popolazione accorre numerosa e tra discorsi, spettacoli e suonate sembra apprezzare e condividere l’atto del suo parroco. Scoppia intanto la I° guerra mondiale e l’ex capannone é requisito dal Genio Militare per tornare poi, fino al 1920, alla sua funzione originale di deposito barche e legname.

Nell’agosto dello stesso anno il curato riesce, sempre di tasca propria, a far togliere l’ipoteca, rendendo così possibile programmare chiaramente l’utilizzo della costruzione ai fini delle necessità parrocchiali. Si decide di iniziare con la sostituzione del tetto, per poi passare all’interno, che andrà diviso in due parti: una, più piccola, con anche un palcoscenico, servirà per attività di catechismo e di teatro, l’altra, più grande, per quelle ricreative.

C’é però purtroppo chi alimenta polemiche, in quanto l’intestatario dell’immobile é ancora il parroco e non la parrocchia o, tutt’al più la Congregazione di Carità di Pianello, ma fortunatamente alla fine prevale il buon senso e la fiducia verso quell’umile, generoso servo di Dio che gestisce la parrocchia da oltre 30 anni e che il 17 novembre 1926 le donerà ufficialmente l’intero stabile.

Ma torniamo alla ristrutturazione. Si raccolgono fondi tra la popolazione del paese e quella emigrata, si donano giornate gratuite di lavoro, legname per il tetto, così da poter usare i locali come oratorio maschile dedicato al Sacro Cuore di Gesù.. Nel 1924 però un gruppo di mamme sprona don Michele ad aprire di nuovo un Asilo, impegnandosi in prima persona a farlo frequentare dai loro piccoli. Il parroco si rivolge alla Superiora della Casa della Provvidenza perché metta a disposizione una suora, così il 27 aprile dello stesso anno si festeggia l’inaugurazione di un “servizio parrocchiale” tuttora presente. Si stende uno statuto vero e proprio e sono costituite due Commissioni, una maschile preposta all’andamento finanziario, una femminile che vigili sul lato educativo. Fanno parte della prima alcuni membri dell’ex Commissione pro asilo capitanati da Mosé Rocca che, con la sua famiglia, affiancherà sempre con generosità e capacità il parroco don Michele e i suoi successori. Presidente del neonato asilo é la moglie di Mosé, Annetta Pogliani, i cui figli, quarant’anni dopo l’inaugurazione, giungeranno a donare alla parrocchia un nuovo fabbricato più corrispondente ai bisogni e alle esigenze didattiche del tempo.

Il “vecchio asilo “, di cui il parroco é sempre stato segretario, ha potuto sopravvivere e progredire sia grazie ai suoi presidenti Rocca, sia grazie alla generosità della gran parte dei pianellesi, che hanno sempre avuto a cuore questa istituzione e l’hanno sostenuta in numerose iniziative di solidarietà. Quello “nuovo”, fortemente voluto dalla signora Anita e dal fratello Pietro, é stato costruito in una posizione centrale del paese, su un terreno acquistato dai benefattori, donato alla parrocchia col vincolo che sia in perpetuo destinato all’educazione dei bambini in età prescolare e che rimanga dedicato alla cara Annetta Rocca, cui l’attuale Amministrazione Comunale ha intitolato pure la via d’accesso.

Il 17 novembre 1963, esattamente trentasette anni dopo la donazione ufficiale di don Michele Giudici, avviene quella dei fratelli Rocca in una solenne cerimonia presenziata da autorità civili e religiose e dell’intera popolazione pianellese.

L’insegnamento all’interno dell’Asilo, denominato Scuola Materna prima e Scuola dell’Infanzia poi, é finora rimasto affidato a docenti guanelliane appartenenti alla Congregazione delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, abilitate e aggiornate sotto il profilo pedagogico e didattico, affiancate, in un secondo tempo, da un’insegnante laica anch’essa in possesso dei requisiti didattici. Il fine del loro operato é sempre stata la formazione globale del bambino, con particolare riguardo a quella cristiana, come aveva avuto modo di sottolineare il suo fondatore don Michele. La popolazione tutta ha ancora a cuore questa istituzione, sostenuta in varie occasione dalle associazioni del paese quali quella degli Alpini, dei Pescatori e della Pro Loco, unitamente all’Amministrazione Comunale e a tanti altri anche sotto forma di anonimato.

 

Germana

 

 

articolo preso dal notiziario “Hesed” della Comunità pastorale “San Luigi Guanella” n° 10