Eufemia, che parla bene

Può sembrare strano, ma spesso abbiamo vicino a noi delle persone, delle situazioni o delle cose e non ne sappiamo i significati e le realtà profonde. E’ il caso di Eufemia, meglio Santa Eufemia. Per molti si tratta di una chiesetta, posta in un luogo panoramico fra Musso e Dongo. Una chiesa dove ogni anno vengono celebrate due Messe in onore della Santa e che è meta di passeggiate e tappa di queste. Succede che si identifichi il luogo con l’edificio dimenticandosi nel tempo cosa esso sia e trasmetta. Ebbene Santa Eufemia è una giovane ragazza che è morta come martire per testimoniare la sua appartenenza a Cristo. Lo ha fatto in giovane età donando a Dio tutto di sé. Già qui si avrebbe abbondante materiale per soffermarci sulla importanza di un luogo come questo, e soprattutto il significato che la vita di questa ragazza trasmette. Un altro dato sorprendente è offerto dal significato del nome Eufemia. Esso deriva dal nome greco Εὐφημία (Euphemia), composto da ευ (eu, “bene”) e φημί (phemi, “parlare”); il suo significato complessivo può essere interpretato come “che parla bene”, “che parla correttamente”, “eloquente”. Allora prendiamo spunto da questo aspetto. “Che parla bene” è un bel nome e un bel significato. Essere una persona che parla bene è significativo nella vita. Il parlare bene non è riferito solamente alla gradevole emissione dei suoni o alla correttezza sintattica (cose sicuramente importanti) ma piuttosto al saper dire le cose giuste, le parole vere. E’ quindi importante, direi necessario, essere tutti noi delle “Eufemie” cioè capaci di parlare bene, di dire cose giuste. Sappiamo a volte le conseguenze di quando si parla senza azionare la connessione fra cervello, cuore e lingua… escono dei patatrac che hanno esiti vari, quasi mai belli, a volte dolorosi. Si dice infatti che fa più male la lingua che la spada. Ed allora rivolgersi a Santa Eufemia, non è solo guardare alla chiesetta, ma è chiedere la sua intercessione per dire cose belle, per parlare bene. Ci giunge quindi evidente che Colui che parla bene, per eccellenza, sia proprio Gesù, l’unico che ha “parole di vita eterna” (Gv 6,68), l’unico da seguire e ascoltare. Per imparare a “parlare bene” abbiamo bisogno di Cristo che ci educa al riconoscimento del valore della vita terrena e ci apre alla vita eterna. Lui che costantemente insegna ai suoi discepoli ciò che serve per essere donne e uomini di fede. A Santa Eufemia chiediamo la grazia di essere imitatori delle sue virtù di fede e del significato del suo nome. don Luca