I Novissimi

I Novissimi, questi sconosciuti! Verrebbe da dire… in realtà se chiediamo cosa essi siano penso che in pochi saprebbero dare una risposta esauriente. Ci sono sicuramente dei fattori che incidono; una catechesi che lascia da parte queste verità di fede, ma poi anche il fatto che i Novissimi sono scomodi.. Perché scomodi? Il termine “Novissimi” vuol dire letteralmente “le cose ultime” e riguarda cosa accadrà al termine della vita terrena. Si comprende allora, in un contesto dove ciò che si riferisce alla vita di fede e ciò che richiama l’eternità viene allontanato e messo da parte, come questa tematica non sia propriamente al centro dell’attenzione. In realtà i Novissimi sono molto importanti e di sempre stretta attualità… In cosa consistono? I quattro Novissimi sono: Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso. Vediamo di tratteggiarne gli elementi essenziali. La Morte è la separazione del corpo dall’anima. Quando sopraggiunge la cessazione della vita legata alle funzioni del corpo, l’anima viene posta davanti alla sua dimensione di eternità. Il corpo è dono di Dio ed è prezioso in quanto attraverso di esso esprimiamo e nostre capacità. Con la Morte il corpo viene seppellito in attesa della Risurrezione, in quello che sarà il Giudizio Finale dove si ricongiungerà all’anima, mentre quest’ultima viene presentata davanti a Dio per il Giudizio (particolare). Il Giudizio va distinto in particolare e universale. Il Giudizio particolare è quello che la nostra anima riceve al momento della sua morte, e viene espresso nel luogo dove la persona muore. E con esso siamo destinati o all’Inferno o in Purgatorio o in Paradiso. Il Giudizio è di Dio, ed è la manifestazione di quello che noi siamo stati in vita. Saremo giudicati se avremo amato Dio e il prossimo e se saremo stati fedeli al dono di fede ricevuto col Battesimo. Dio è buono e misericordioso ma è anche giudice, che vede tutto ciò che noi siamo senza la possibilità da parte nostra di nascondere nulla. L’Inferno, lungi dal rimanere legati alle immagini che a volte abbiamo ricevuto da ciò che abbiamo letto o visto, è fondamentalmente la lontananza da Dio. Una lontananza voluta dalla persona che ha scelto di non seguire ciò che il Signore ci ha donato e ci chiede. L’Inferno quindi è una privazione di Dio, voluta e scelta dall’uomo. Come sarà nella collocazione e nella forma non è detto da ciò che sono gli insegnamenti della Chiesa, ma è certo che è dolore e tristezza per aver rifiutato l’Amore di Dio in questa vita. Il Paradiso ci viene presentato dalla Bibbia con termini molto belli: patria celeste, festa di nozze, banchetto, nuova Gerusalemme, etc. Il tutto richiama ad una gioia piena, ad una comunione non parziale ma eterna con Dio e con tutti coloro che saranno stati degni della vita eterna in Paradiso. Il Paradiso che ci viene dato in eredità col Battesimo è la cosa più bella che possiamo desiderare al termine della vita, quando si aprono davanti a noi le cose ultime.                don Luca