I personaggi minori del presepe

Nel presepe normalmente coesistono diversi personaggi. Ci sono quelli senza i quali non si può parlare di presepe, ovvero Gesù Bambino, la Madonna e San Giuseppe. Questi personaggi si ritrovano in ogni presepe di varie dimensioni e composizioni. Poi, salvo le micro rappresentazioni, compaiono l’asino e il bue, i pastori, gli Angeli e i Magi (alcuni di questi si portano annessi altri animali: pecore, cammelli). Poi, se lo spazio a disposizione lo permette, entrano in scena altri personaggi denominati “minori”, con grande varietà di soggetti anche se alcuni sono ricorrenti un po’ ovunque. E su questi personaggi minori che vogliamo porre l’attenzione. Sapendo bene che è una lettura parziale, sono andato con la memoria a ricordare quando da bambino in casa veniva allestito il presepe. Coinvolgeva tutta la famiglia e permetteva di esprimere la creatività e l’estro che abita in ciascuno di noi. Fra le statuine molte di queste rappresentavano un mestiere. Mi ricordo il calzolaio, o l’oste che spinge una botte di vino. L’immancabile lavandaia che tiene in mano il panno che sta lavando. Oppure la statuetta del “meraviglia” che con stupore guarda ciò che accade. In molti presepi poi è classica la sorgente d’acqua, e nel mio spiccava vicino ad essa la figura di un pescatore. Qui però possono sorgere delle legittime domande: ma cosa ci fa un pescatore in mezzo al deserto della Giudea (che ho potuto vederlo dal vivo … è bello secco)? Passi passi la lavandaia che lava i panni, ma il pescatore… Eppure anche in statuine come queste emergono passaggi biblici. L’acqua non sarà forse un elemento propriamente tipico del deserto (anche se non è assente) ma comunque Dio fece scaturire nel deserto l’acqua dalla roccia, quando quest’ultima venne percossa da Mosè con un bastone. Acqua che ci riporta al Battesimo del Giordano con innegabili riferimenti anche al nostro Battesimo. Il pescatore che può sembrare fuori contesto ci richiama alla famosa frase di Gesù: “Ti farò pescatore di uomini” rivolta a Pietro, con ciò che ne è venuto dietro. E anche i vari mestieri che con molta fantasia compaiono qua e là nel presepe dicono che Gesù è venuto a collocarsi in un mondo concreto, vero, dove la gente lavora e si procura il cibo. Dove anche il Figlio di Dio ha lavorato facendo il falegname come San Giuseppe gli aveva insegnato. La quotidianità di allora come la nostra di oggi sono visitate dalla Presenza di Gesù in mezzo a noi. Allora possiamo notare come il presepe ci aiuta a vedere, anche attraverso i personaggi minori, la vicinanza di Gesù a ciascuno di noi.  don Luca