Commosso addio al nostro caro Don Gianni, d’altronde poteva essere diversamente? Era un sacerdote tutto d’un pezzo, giunto a Pianello il 1° agosto 1965, una parrocchia con radici di ferro dove sono passati: Don Carlo Coppini, Don Luigi Guanella (ora SANTO), La Beata Chiara Bosatta e Don Michele Giudici (a Lui, Don Gianni dedicò la Casa del Giovane). Il nostro piccolo ma grande parroco, entrò subito in sintonia con i parrocchiani, rivelandosi di grandi capacità e indiscussa onestà. Fece costruire con l’aiuto dei Pianellesi opere materiali, che resteranno a lungo negli anni davanti ai loro occhi, come: il bellissimo oratorio con tanto di sala teatrale (per questa impresa passò notti insonni e momenti di preoccupazione), le vetrate delle due cappelle, alcuni altari, la scoperta del prezioso affresco di San Martino, dietro l’altare maggiore della chiesa parrocchiale, le Campane e vari lavori nelle chiesette di Sant’Anna, delle Tre Terre e di San Bernardino e inoltre fece costruire le Cappellette di Bronn e Giuan in onore alla Madonna, ancora oggi motivo di aggregazione e di preghiera.

E poi, e poi… La bellissima grotta sotto Camlago, dedicata alla Madonna di Lourdes, a ricordo del pellegrinaggio fatto il 3 giugno 1974. Qui entra il gruppo “ i giovani del giovedì sera”. Eravamo circa una ventina tra ragazze e ragazzi, ci incontravamo ogni settimana alla Casa del Giovane con Don Gianni, a fare le nostre conferenze. Parlavamo della fede, dell’amore e rispetto verso i più deboli e gli anziani, dell’amicizia, dei problemi di tutti i giorni. Ogni settimana aspettavamo impazienti il giovedì sera. Essendo stati alcuni di noi in pellegrinaggio a Lourdes, una sera decidemmo di andare alla grotta di Camlago, pregando e cantando inni alla Madonna, a cui Don Gianni era molto devoto. Le persone che ci sentivano, uscivano di casa per vedere chi stava cantando alle 10 di sera e si chiedevano: ”ma chi l’è che ghè in gir a quest’ura a cantà?”, avevamo l’animo felice. Il suo ministero si svolse prevalentemente con riguardo agli anziani e alla gioventù, poi purtroppo arrivò la notizia che Don Gianni ci lasciava per diventare Prevosto a Sondalo. E’ stato difficile per noi accettare la sua partenza e abbiamo contestato anche il Vescovo il giorno del Giubileo; sua Eminenza si trovava a Dongo dai Frati, per celebrare la Santa Messa, l’abbiamo aspettato fuori dalla chiesa, affrontandolo per fargli cambiare decisione, rischiando anche la scomunica del nostro gruppo, ma purtroppo è stato irremovibile. Caro Don Gianni, questa è la seconda volta che le diciamo addio, quello definitivo. Lei ha sempre avuto un posto speciale nel nostro cuore e ci rimarrà. Ci ha aiutato a crescere spiritualmente e per questo le saremo sempre grati. Non ci meraviglieremmo se, anche lassù, riuscisse a trovare nuove idee oppure a prendere iniziative per escogitare qualcosa di nuovo…
Di certo sappiamo che in Paradiso abbiamo un’anima in più. A lei, carissimo Don Gianni, il ricordo e il ringraziamento affettuoso di tutte le persone che l’hanno conosciuta. GRAZIE, GRAZIE ANCORA, GRAZIE PER SEMPRE. Paola
articolo tratto dal notiziario “Hesed” della Comunità Pastorale “San Luigi Guanella” n° 14 anno 10