padre Giuseppe Ambrosoli beato!

Padre Giuseppe Ambrosoli sarà beato! L’annuncio ufficiale è arrivato questo pomeriggio direttamente dalla Santa Sede con il riconoscimento, da parte di Papa Francesco, del miracolo avvenuto per l’intercessione del missionario-medico nativo di Ronago in provincia di Como. 

Il 28 novembre 2019 – si legge nel comunicato della Santa Sede -, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti, fra gli altri, il miracolo, attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giuseppe Ambrosoli, Sacerdote professo dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù; nato a Ronago (Italia) il 25 luglio 1923 e morto il 27 marzo 1987 a Lira (Uganda).

Appresa la notizia abbiamo chiesto un commento al vescovo di Como, mons. Oscar Cantoni.

“La Notizia della prossima beatificazione del nostro padre Ambrosoli – è il commento a caldo del vescovo Oscar Cantoni – ci ricolma di gioia e ci impegna ancora di più per una Chiesa missionaria, attenta ai piccoli e agli infermi, nei quali il Signore si identifica”.

Nato il 25 luglio 1923 a Ronago, padre Giuseppe lascia la famiglia e una brillante carriera di medico per dedicarsi agli ultimi.

Dio è amore, c’è un prossimo che soffre ed io sono il suo servitore”. Con queste semplici ma profonde parole annuncia alla mamma e ai familiari la sua vocazione missionaria. Conseguita la laurea in medicina e chirurgia, si reca a Londra per specializzarsi in malattie tropicali, entra poi a far parte della Congregazione dei Missionari Comboniani e il 17 dicembre 1955 è ordinato sacerdote. Nel febbraio 1956 s’imbarca per l’Africa. È destinato a Kalongo, un villaggio sperduto nella savana, nel nord Uganda, per gestire un piccolo dispensario medico. Vi rimane fino al giorno della sua morte, nel 1987.

Padre Giuseppe è ricordato ancora oggi in Uganda come “il medico della carità”.

Grazie alla sua grande professionalità, l’instancabile dedizione, la sua incrollabile fede e lo spirito imprenditoriale, padre Giuseppe, durante i suoi trentadue anni di opera missionaria, è riuscito a trasformare il piccolo dispensario medico di Kalongo in un ospedale efficiente e moderno e ha fondato, accanto all’ospedale, la St. Mary’s Midwifery Training School, oggi ufficialmente riconosciuta come una delle migliori scuole di ostetricia del Paese.

Il 13 febbraio 1987, nel momento più drammatico della guerra civile che flagella il nord Uganda, Padre Giuseppe è costretto per ordine militare a evacuare l’ospedale. Con eroica determinazione, dopo aver messo in salvo il personale medico e i malati, riesce a salvare la scuola di ostetricia consentendo alle allieve di concludere l’anno scolastico. La sua salute già precaria ne risente irreparabilmente e il 27 marzo nel 1987, 44 giorni dopo l’evacuazione dell’ospedale, muore a Lira provato dalla malattia e dalla sofferenza, senza la possibilità di essere curato. Poco prima di morire chiede di poter restare in Uganda tra la sua gente, a cui aveva dedicato la propria esistenza. Riposa a Kalongo accanto all’ospedale che porta il suo nome.