Passare oltre o prendersi cura

Da una settimana è finito il Grest 2023. E’ durato un mese (su dodici di un anno non è tanto ma neanche poco) e grazie al Cielo è andato positivamente. Cerco sempre di uscire dalla logica dei numeri, anche se questi sono più che lusinghieri, o del grado di soddisfazione (per dieci, venti o cento che sono contenti ne trovi sempre qualcuno che ha da dire qualcosa). La riflessione si pone sul cuore dell’esperienza. Il Grest è l’occasione di incontrare un numero non irrilevante di bambini, ragazzi e adolescenti. E’ la possibilità non solo di giocare (è bello scoprire come il gioco abbia una grande funzione educativa oltre che ludica), di stare insieme, di condividere il camminare e il mangiare. E’ la possibilità di ascoltare la voce di Gesù, che attraverso la Parola di Dio e le persone che erano presenti, si rivolgeva a coloro che hanno partecipato alla proposta dei nostri Oratori. E quest’anno il titolo “TU X TUTTI” proponeva il rifarsi alla nota parabola del Vangelo che parla del Buon Samaritano. Parabola che mostra come il Buon Samaritano, che è Gesù, si prenda cura del viandante che viene derubato, percosso e lasciato ai margini della strada. L’atteggiamento di prendersi cura del Samaritano è preceduto invece dal “vedere e passare oltre” che fanno altri personaggi che passano accanto al viandante ferito.

C’è una differenza di fondo fra chi vede e passa oltre e chi vede e si prende cura. Tutti vedono, ma l’agire conseguente è diverso. Ho visto nell’esperienza del Grest come sia bello prendersi cura di chi o che cosa ti viene affidato. Questo valeva per i bambini, nel vedere chi avevano accanto e cercare di andare d’accordo e di rispettarsi, piuttosto che passare oltre e far emergere solo il proprio egoismo. Per gli animatori il rischio del “passare oltre” era quello di nascondersi, dietro qualche angolo o dietro un telefonino, anziché essere protagonisti e prendersi cura dei bambini animando con passione il gioco e i momenti di condivisione. Questi giorni hanno visto non pochi animatori che si sono impegnati nel prendersi cura dei piccoli, educando se’ stessi in uno stile di vita improntato sulla carità. Anche per gli adulti il Grest è stato l’occasione di “prendersi cura”. Adulti che si sono coinvolti chi nel lavoro educativo e chi nel prezioso lavoro di coordinamento e di cura degli ambienti. Anche qui tanti si sono presi cura e hanno lavorato (la vera ricompensa la dona il Signore), altri hanno visto e sono “passati oltre”, pensando di essere magari già a posto così o pensando che tutto è dovuto, ma perdendo la possibilità di uno stile caritativo.                don Luca