Ripresa

Si riprende con Settembre l’insieme delle attività scolastiche. Quest’anno più che mai segnate da molte attenzioni per via delle procedure di contenimento del Covid. Chi è implicato con la Scuola, perché presidente, preside, insegnante, cuoco, bidello, genitore (e anche tanti bravi volontari), in questi giorni (e per qualcuno anche prima) ha avuto a che fare con una moltitudine di impegni. Lettura delle indicazioni degli enti superiori, preparazione degli spazi, fornitura di arredi e materiali necessari, sono il pane quotidiano di non poche persone. Preparazione che coinvolge tutti gli ordini di grado della Scuola. Pur in presenza di queste necessarie attenzioni non va dimenticato lo scopo principale della Scuola che è quello di dare una solida esperienza di crescita alla persona. Si rischia di soffermarsi molto su queste procedure mettendo in secondo piano quello che la Scuola è. L’auspicio e la preghiera vanno affinché insegnanti e alunni possano vivere quel percorso che conduce alla maturazione della persona aprendo ad una sana e libera possibilità di conoscere. Un conoscere che sia preservato dal “virus” dell’ideologia che a volte accompagna l’insegnamento. L’insegnante è chiamato ad essere capace di offrire un’apertura delle menti ad un approccio al sapere e a fornire quegli strumenti utili alla conoscenza della realtà. La mia esperienza di diversi anni nella Scuola, in alcuni dei suoi gradi, mi fa apprezzare quello che è il compito di un insegnante appassionato. Con la metà di Settembre riprende anche la possibilità di celebrare la S. Messa e le altre funzioni nella chiesa parrocchiale di San Michele a Cremia. Dopo due anni dalla chiusura dell’edificio sacro si può ricominciare a viverlo come luogo di preghiera e di incontro con il Signore. I posti in chiesa saranno sistemati in ottemperanza al distanziamento usando delle sedie. Non saranno rimessi i banchi e altri arredi in quanto si è in attesa, fra non tantissimo, di risposte in merito all’avvio del secondo lotto di lavori. E’ quindi il palesare il fatto che non si è ancora finito di rendere non solo sicura ma anche bella questa casa di Dio. Mi sembra opportuno rimarcare come questa ripresa, e questo vale non solo per Cremia, sia anche l’occasione per tante persone di riavvicinarsi alla S. Messa, di riprendere una vita di fede che è necessaria. E’ bene ricordare che la S. Messa domenicale vissuta nella comunità (e non in streaming o in TV) non è un optional ma un momento decisivo per il cristiano. Che la sua mancanza non è da vedersi con superficialità perché, è bene saperlo, va contro il terzo Comandamento ed è offesa a Dio.  don Luca