Urgono padri sani

Alcuni “quadri” tratti dalla vita di un parroco di Alto Lago.

Primo “quadro”: per diverse mattine, nel mese di Agosto ho assistito a questa scena. Appena dopo l’apertura della chiesa di Pianello mentre sostavo per dire il breviario o per prepararmi alla Messa, vedevo un papà con due bambini, sicuramente villeggianti, penso stranieri – ma non ne sono sicuro – che dopo essere andati a fare la spesa (arrivavano sempre col sacchetto) entravano in chiesa. Si portavano davanti all’altare di don Guanella e accendevano ogni mattina due candele, fermandosi a pregare. Il papà guardava i figli e li invitava a pregare insieme a lui. Un breve momento di silenzio e poi col sacchetto della spesa uscivano dalla chiesa per andare alle loro occupazioni di vacanzieri. Per discrezione e rispetto non mi sono mai rivolto a loro né tanto meno ho chiesto perché venissero tutte le mattine in chiesa. Per me era uno spettacolo edificante vederli al mattino compiere questo “rituale”.

Secondo “quadro”: passo sul piazzale della chiesa di Pianello, è il mese di Agosto, c’è in giro gente. Persone del paese e villeggianti. Vedo un uomo oltre la mezza età che cammina e trascina dietro di sé una piccola carrozzina. Non è certo quella per un bambino, troppo piccola, e penso sia un carrellino della spesa, magari “trendy”, originale. Ci incrociamo e vedo che la carrozzina non era della spesa, ma serviva a portare dentro un cagnolino… Dopo i cinquanta la vista si abbassa un po’ ma avevo su gli occhiali e non si era trattato di un abbaglio… cane che non era certo né privo di zampe né zoppo, tanto che dopo l’ho notato muoversi sulle quattro dotazioni che ha ricevuto fin dalla sua nascita…

Due “quadri” che mi hanno offerto uno sguardo su come si possa essere padri. Il primo, pur nel tempo delle vacanze, non ha messo tra parentesi Dio ma ha aiutato i suoi figli a guardare a Qualcuno di più grande, con un gesto semplice di preghiera e devozione. Un atto  semplice ma educativo. L’altro ha invece trattato il cane, che le zampe le ha e le sa usare, come un bambino. La prospettiva cambia e non di poco.

Urgono padri “sani”, così che i figli possano crescere bene.     don Luca