Il Grest che si apre alla missione

Nella settimana trascorsa del Grest abbiamo ospitato una proposta di animazione missionaria. La Diocesi, attraverso il Centro Missionario, ha messo fra le possibilità quella di una giornata dove i partecipanti all’oratorio feriale potessero imbattersi nel tema della testimonianza e dell’annuncio. Di buon cuore ho accolto questa iniziativa con la serena speranza che potesse aiutare i bambini e i ragazzi a porsi di fronte a questo aspetto. La giornata si è aperta con la Santa Messa, messi quindi davanti alla Presenza reale di Gesù e alla Sua Compagnia. Il Vangelo del giorno ha ricordato come il cammino di fede passi attraverso la preghiera, la carità e la rinuncia a ciò che di superfluo può offuscare la mente e il cuore. Parole che riportano alla essenzialità della figura di Cristo, centro e motore della nostra fede. Dalla Messa si è poi passati a dei laboratori/gioco dove i bambini da una parte e i ragazzi dall’altra hanno lavorato sulle parole cardine di questo Grest: osservare, creare, scambiare e raccontare. Giochi e attività creative che hanno messo in movimento i partecipanti, con grandi slanci di fantasia e coinvolgimento. Dopo il pranzo si è dato spazio ad una testimonianza missionaria vissuta in Perù da alcuni giovani della nostra Diocesi fra cui colui che ce l’ha proposta tramite il suo racconto e alcune foto. E’ stato bello vedere l’attenzione e la partecipazione a tutti questi momenti da parte della maggioranza dei presenti a questa giornata. La sensibilizzazione missionaria ci permette di aprire non solo le nostre menti sulle realtà che esistono nel mondo, ma anche aprire i nostri cuori a mettere in gioco la fede, dato che la missione è portare Cristo a chi non lo conosce o a chi si è dimenticato. Nella giornata abbiamo lanciato anche l’iniziativa di una raccolta a favore delle opere missionarie, mettendo una bussola prima in Chiesa e poi in Oratorio. Con mia grande gioia ho visto che fra i primi a mettere la loro offerta sono stati i bambini più piccoli, specialmente quelli che sono fra i più “vivaci” e rumorosi. Segno che il cuore dei bambini e dei ragazzi è capace di gesti di generosità e di aiuto. Prego perché questa occasione sia possibilità di apertura e accoglienza alla proposta missionaria, proprio perché la Lieta Notizia del Vangelo sia fatta conoscere a tutti.     don Luca