“Al pioeuf” è l’espressione dialettale che indica un tempo nel quale piove. In questi giorni di primavera non è raro vedere l’alternanza di giorni di sole con quelli nei quali scendono gocce d’acqua. Ma la “pioggia” a cui si vuole fare riferimento non è quella meteorologica ma è quella della Grazia. In questi giorni infatti la nostra Comunità Pastorale è investita di particolari doni dello Spirito Santo. Il primo maggio si è celebrato il rito della Confermazione, nel quale ventidue ragazzi delle nostre Parrocchie hanno ricevuto il Sacramento della Cresima. Domenica sei maggio un duplice appuntamento; a Musso otto ragazzi della Parrocchia di San Biagio si accostano per la prima volta a Gesù nella Eucarestia e nel pomeriggio a Pianello, il gruppo del quarto anno di catechismo della Comunità Pastorale, sono fatti oggetto per la prima volta del Sacramento della Confessione in quella che giustamente è chiamata la Festa del Perdono. Inoltre sabato dodici maggio, a Roma, Francesco e Tommaso, originari di Pianello, saranno ordinati diaconi ricevendo il primo grado (il diaconato appunto) del Sacramento dell’Ordine, in un percorso che li condurrà fra circa un anno ad accogliere il secondo grado di questo Sacramento che è il presbiterato (col quale si viene ordinati sacerdoti). Davanti a ciò non si può non considerare quanti doni il Signore stia offrendo a tanta gente. Signore che fa “piovere” su tutti noi queste grazie spirituali. Infatti se da un lato sono diretti beneficiari chi li riceve in prima persona, è altrettanto vero che chiunque può essere richiamato. Sicuramente le famiglie di coloro che si accostano a questi Sacramenti ma anche tutti coloro che sono figli di Dio; se ci si apre il cuore all’incontro col Signore queste occasioni sono una linfa vitale che viene offerta a piene mani. Contemplare l’Eucarestia, che è la Presenza di Cristo ci spinge a desiderare la Comunione con Lui, a far sì che il proprio cuore scopra una misura più ampia di amore a Dio e ai fratelli. La Festa del Perdono pone di fronte alla Misericordia di Dio che viene incontro alla nostra fragilità e al nostro peccato dandoci la confortante esperienza della riconciliazione. La Cresima rinnova nel battezzato il senso di appartenenza a Cristo compiendo una scelta che è chiaramente quella di porsi come suo discepolo e testimone. Risulta quindi importante cogliere l’essenza e il richiamo profondo che questi Sacramenti hanno, per evitare che passato il sentimento legato alla celebrazione, si lasci scivolare alle spalle il beneficio che essa porta. Se il Signore fa “piovere” su di noi la sua Grazia, non apriamo l’ombrello dell’indifferenza, ma lasciamoci beneficamente irrorare da quanto ci viene donato. don Luca
