Basta poco

Si affacciano con cadenza sempre costante, con interventi, campagne di sensibilizzazione e ora con la raccolta firme per una consultazione referendaria, le iniziative che vanno a sdoganare il consumo di droghe leggere. Quando leggo queste notizie rimango sempre perplesso e decisamente contrariato. Da sacerdote che è a contatto con la realtà giovanile, sia negli oratori, come nella scuola e in genere nell’ambito della società, non posso non constatare certe dinamiche che vanno a colpire proprio le fasce più giovani, che poi diventano gli adulti di un domani sempre più vicino. Racconto per rendere l’idea due situazioni fra le tante che mi sono capitate.

Ero arrivato come vicario in uno dei paesi dove ho prestato il mio servizio sacerdotale, e lì mensilmente si usava celebrare la Messa al cimitero. In attesa dell’orario della celebrazione mi misi a girare per il camposanto e notai, in una zona di questo, la presenza di loculi e tombe che conservavano persone morte giovani attorno allo stesso periodo di anni. Rimasi colpito da ciò. Chiesi con discrezione come mai di queste morti così numerose presso una popolazione di età giovane. La risposta, che in parte sospettavo, era che queste persone erano morte per droga o per conseguenze legate alla droga. Sempre da vicario, avevo notato che alcuni dei ragazzi che frequentavano l’oratorio e/o vi giravano attorno, manifestavano atteggiamenti di comprovata “simpatia” per le sostanze stupefacenti, le cosiddette droghe leggere. Discorsi se ne erano fatti tanti, ma non bastavano. Allora proposi una “gita” in provincia di Brescia, al confine col Veneto. Qualcuno inizialmente pensò che la destinazione fosse Gardaland… ma in realtà, fui chiaro nel proporlo, la mèta era una comunità di recupero di tossicodipendenti. Con piacere a questa uscita vennero anche alcuni di questi ragazzi che erano un po’ confusi sul tema droghe. L’incontro con gli ospiti di questa comunità fu molto chiaro e duro. A finire nel mondo della droga si incomincia sempre usando le droghe leggere, poi si va avanti. Tutti quelli che sono andati avanti avevano detto che non sarebbero mai finiti a fare uso si sostanze “pesanti”. Tutti quelli che sono morti avevano iniziato con lo “spinello”. Questi ragazzi dopo questa esperienza mi dissero di aver capito dove stavano rischiando di finire.

Quando leggo di proposte di legge a favore delle droghe leggere, mi vengono sempre in mente questi due episodi. Il resto sono chiacchere. Chi è favorevole alle droghe anche leggere, vada a farsi un giro in qualche comunità, poi tragga le conclusioni.                           don Luca