Celebrare la Pasqua

Celebrare la Pasqua è sempre motivo di gioia e speranza. Se poniamo l’attenzione su quello che la festa più importante della nostra fede ci rivela non possiamo che essere rivestiti di una fondamentale letizia. Il limite del peccato e la barriera della morte non sono per noi il dei muri insormontabili. La morte fa paura, ma fa più paura sapere che dopo di essa non ci sia più niente, niente che corrisponda al mio eterno desiderio di felicità. E’ vero che ciascuno potrebbe costruirsi un suo “mondo” oltre la morte, ma chi garantisce che sia poi reale? Ci si può persuadere di tante ipotesi e di svariate teorie, ma è solo un Avvenimento quello che può darmi una ragione certa. E l’unico Avvenimento che ha sfidato la morte è stata la Risurrezione di Cristo, un fatto storico e che ha prodotto un reale cambiamento, una decisiva svolta. La pietra rotolata via dal sepolcro è stata poi seguita da una umanità nuova e rigenerata da parte di chi si è fatto investire dalla luce del Risorto. Cosa è accaduto dopo la Pasqua? E’ accaduto che il cuore di chi ha incontrato Cristo è cambiato, ha trovato la certezza che la sua vita è rinnovata perché libera dal peccato e non più sconfitta dalla morte. La vita di tanti uomini e donne è stata trasformata da questa incrollabile certezza. A partire dagli incontri accaduti dopo la Pasqua, dove Gesù Risorto si è mostrato agli apostoli e a tante altre persone, si può arrivare ai miracoli accaduti, alla testimonianza dei martiri, a chi  opera la carità, a chi sa perdonare, a chi  abbraccia una vita lieta nella  povertà nella castità e nell’obbedienza, a chi sa vivere la fedeltà non come obbligo ma come libertà, a chi accoglie la vita perché è un dono, a chi anche davanti alla morte non si dispera ma dice “vieni Signore Gesù!”, a chi sa che il Vangelo è Parola viva e liberante. E allora…Buona Pasqua!                   don Luca

 

Articolo tratto dal n° 6 del notiziario Hesed della Comunità Pastorale “San Luigi Guanella”