Come è bello il mondo, come è grande Dio!

Nei giorni scorsi, in occasione del campo scuola estivo, ho avuto modo di compiere una passeggiata in montagna. Una passeggiata non certo impossibile come difficoltà che però ha permesso di poter immergersi dentro la grande dimensione del Creato. Camminare in montagna mi è sempre piaciuto, e questo per una serie di fattori. La camminata è un po’ il richiamo alla vita: inizi un cammino, lo percorri e giungi ad una mèta. L’esistenza umana è fatta dell’unico grande cammino che parte dalla nascita e giunge alla morte, ma è fatta anche di tanti percorsi che vengono compiuti durante la vita. Il cammino ti ricorda che dobbiamo sempre essere disposti a muoverci, dove il movimento non è solo quello fisico, ma anche quello dell’anima. Conseguentemente è in movimento anche chi non può magari spostarsi da casa sua, ma è sempre alla ricerca della Verità. Un viaggio che sia solo spostare il proprio corpo è molto riduttivo e parziale. Tornando alla camminata in montagna, essa è stata in grado di darmi il richiamo al fatto che siamo opera del Creatore. La bellezza delle montagne, ancora innevate in qualche tratto, i verdi prati e un cielo limpido, non possono non richiamare al fatto che tutto quello che abbiamo è opera di un Altro. Come è bello il mondo come è grande Dio! Solo lo stupore ti permette di cogliere quello che il Signore ha donato perché la nostra vita sia lieta. Godere della bellezza del Creato è sicuramente una forma di educazione e fa bene al cuore. Diversamente il camminare in montagna diventa solo un esercizio fisico che pure ha i suoi vantaggi ma solo limitatamente a questo aspetto. L’uomo è fatto per un di più che è Dio e la natura è sicuramente uno dei segni dove il cuore può cercare il rapporto con ciò in cui consiste il tutto. Tutto è stato fatto in Cristo e in Lui tutto ha senso. Diversamente esiste la distrazione dal senso vero delle cose, per cui si pongono come primarie delle cose che sono di secondo piano. Camminando si vedevano anche le persone che talvolta, pur in presenza di un grande spettacolo davanti agli occhi, e io direi anche dentro di sé, avevano le attenzioni per il telefonino o per quello che non aiutava ad elevare lo sguardo. E’ proprio vero che la camminata in montagna è come la vita, vi cammini col rischio di non goderla veramente distratto da ciò che è effimero e superficiale. La bellezza è davanti ai nostri occhi ed è proprio interessante saperla cogliere e con essa dare spazio a ciò che in noi è richiamo all’Infinito.  don Luca