Desideri improntati all’eternità

La scorsa settimana abbiamo celebrato la memoria di Santa Monica, mamma del famoso Sant’Agostino. La vicenda di questa donna si colloca in un orizzonte temporale molto distante dal nostro (nata nel 331 e morta nel 387, quindi più di milleseicento anni fa), eppure la si può vedere molto vicina a tante situazioni odierne. Donna di profonda fede e di cultura si sposò con un uomo duro e aspro, Patrizio, che non era battezzato. All’epoca i cristiani erano ancora in un numero limitato e non sempre adeguatamente preparati (teniamo conto che la nostra Diocesi di Como iniziò ad esistere nell’anno 386…) e dovevano fare i conti con un mondo in buona permeato da una mentalità ancora pagana. Monica ebbe tre figli, fra cui appunto Agostino, che nella prima parte della sua vita visse in modo lontano dai principi del cristianesimo.

Marito particolare, figlio ancora di più, Monica davanti a queste situazioni viveva una intensa preghiera e offriva la sua dolce testimonianza di donna cristiana, in un mondo lontano dal Dio di Gesù Cristo. La realtà di Monica è simile a quella di tante donne (e uomini) che vedono nel loro ambiente familiare delle resistenze ad accogliere il dono della fede. Per mariti o mogli, per figli o nipoti, quante volte anche oggi molte persone vivono offrendo le loro preghiere e donando la loro testimonianza per il bene della salvezza delle anime dei loro cari. E’ importante anche pregare e mostrare la strada per la salvezza della propria anima e per quella delle persone care. Quante energie si impegnano per il benessere fisico e materiale e non sempre si pensa al bene spirituale, a quegli aspetti che ci richiamano all’eternità. Monica seppe con perseveranza e pazienza accompagnare il proprio marito al Battesimo e lo stesso riuscì a fare col figlio Agostino. Ad un certo punto Monica sente che la sua vita sta per giungere al termine (sì, arriva anche quel momento) ed ha il cuore lieto perché ha visto suo figlio, che diventerà poi sacerdote, vescovo, santo e dottore della Chiesa, ricevere il dono del Battesimo. Vede le sue costanti preghiere esaudite. Ma in punto di morte domanda una cosa, che Agostino riporta nella sua famosa opera delle “Confessioni”: «Soltanto di questo vi prego, che dovunque vi troverete, vi ricordiate di me all’altare del Signore». Monica chiede che dopo la sua morte sia ricordata nelle Sante Messe per chiedere i frutti abbondanti del sacrificio di Cristo che nell’Eucarestia sono presenti. Una donna che non guarda solo all’orizzonte terreno, ma che sa guardare anche all’eternità, per sé e per i propri cari.              don Luca