Fumosi orizzonti

Nei giorni scorsi è stata emanata una disposizione della Corte di Cassazione che stabilisce l’illegalità della vendita dei prodotti derivati dalla cannabis, presenti in diversi esercizi commerciali. Sentenza che però presenta zone “grigie” che andranno chiarite, diversamente rischia di essere uno dei tanti pastrocchi giudiziari italiani dove più che la certezza avanza l’opinabilità. Fa strano che si debba arrivare ad una sentenza, peraltro non pienamente chiarificatrice, per dire una ovvietà:  le droghe leggere fanno male. Punto. Tanto fanno male quelle cosiddette “pesanti” quanto provocano danni quelle “leggere”. Non mi addentro nella vasta scuola scientifica che presenta la nocività di questi prodotti, che basterebbe da sola a smontare ogni velleità di discussione. E’ vero anche che i sostenitori dell’uso di tale sostanze propugnano teorie sulla non nocività, ma impietosamente false… tanto rumore sui danni provocati dalle sigarette (lo dice un non fumatore) con pubblicità “choc” sui pacchetti e indicendo poi anche la giornata del non-fumo, per andare a disquisire sul fatto che le droghe leggere non siano dannose… semplicemente ridicolo… E’ come dire che assumere la candeggina fa male ma beviamo pure l’acquaragia… Faccio fatica a capire questi ragionamenti, se non vedendo dietro di essi degli interessi dal punto di vista economico e dal punto di vista culturale. Nel primo caso è facilmente comprensibile che questo commercio ingrassa tante tasche, nel secondo caso si vuole far crescere una generazione di debosciati e di dipendenti dalle sostanze, quindi facilmente manovrabili. La realtà dei fatti lo dice con inoppugnabile chiarezza. Quanti giovani buttano via le loro energie e i loro preziosi anni di vita schiavi di queste sostanze. Ci si domanda come mai aumentano incidenti stradali in concomitanza di certi momenti o eventi, oppure perché aumentano i casi di disagio psicologico in giovane età, perché tanti siano svogliati e poco disposti ad un impegno continuativo (pensiamo ad alcune cause di abbandono scolastico)? Come mai coloro che gestiscono le comunità di recupero dicono che “tutti” quelli che devono disintossicarsi hanno iniziato con una “innocua” canna finendo poi nel gorgo della schiavitù e rovina? …. Ritorna sempre come decisiva la questione educativa, che molti adulti non affrontano più in modo deciso e chiaro, lasciando che tanto i ragazzi si divertano, perché sono giovani… Fra divertimento, sano e gioioso, e la cultura del vuoto e dello sballo c’è una bella differenza. Forse è il caso di aprire gli occhi prima che il troppo fumo copra la visuale della realtà…    don Luca