Partendo dalla chiesa di Betfage, dove iniziò l’entrata in Gerusalemme che noi ricordiamo nella Domenica delle Palme, si è dato avvio alla visita al Monte degli Ulivi. Da qui parte nel principio della Settimana Santa la processione guidata dal Patriarca di Gerusalemme che va a concludersi davanti alla chiesa di Sant’Anna, nel cuore della Città Santa. Qui mi ha incuriosito una piccola statua di bronzo, che all’esterno della Chiesa raffigura un piccolo e simpatico asinello. Da Betfage si raggiunge il santuario dell’Ascensione posto proprio sulle pendici del Monte degli Ulivi. Il santuario che in realtà è una piccola cappella, dove è ricordato il punto da cui Gesù risorto, quaranta giorni dopo la Pasqua, salì al cielo. L’Ascensione se da un lato conclude l’esperienza terrena di Gesù nella sua prima venuta, dall’altro lato apre il tempo della Chiesa, dove i battezzati sono chiamati a testimoniare e annunciare Cristo.
A poca distanza dal santuario dell’Ascensione è collocata, sempre scendendo, la chiesa del Padre Nostro detta dell’Eleona (dal greco elaion che significa “uliveto”). Qui si ricorda uno dei luoghi in cui Gesù si ritirava a pregare, ed è stato indicato come quello dove Gesù insegnò il Padre Nostro, la preghiera che ci viene consegnata nel Battesimo, dove diveniamo figli di Dio. Nel chiostro che circonda la chiesa sono presenti tante formelle che riportano la preghiera del Padre Nostro in diverse lingue. Proseguendo la discesa si passa accanto al grande cimitero ebraico della valle di Giosafat, in cui si crede avverrà il Giudizio universale. Nel scendere si scorge di fronte il superbo panorama su Gerusalemme che veramente mozza il fiato da tanto è bello e affascinante. A lato del grande cimitero ebraico sorge il grazioso santuario del “Dominus flevit” (in latino “il Signore pianse”). Qui si ricorda Gesù che davanti a Gerusalemme piange dicendo: “Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace” (Lc 19,42). Sorge un brivido nel cuore a rileggere oggi, alla luce dei fatti attuali in Israele, queste parole di Gesù.
Ai piedi del Monte degli Ulivi c’è la solenne Basilica delle Nazioni che è posta vicino al giardino degli ulivi più noto come Getsemani. Si può passare accanto al terreno pieno di ulivi che è accanto alla basilica. Certamente non sono presenti gli ulivi del tempo di Gesù, ma queste piante, in questo luogo evocano potentemente il momento di preghiera che qui Gesù visse con intensa passione. Anche la basilica, nella sua penombra rievoca questo momento così particolare della vita di Cristo. don Luca
I dolorosi e tragici avvenimenti accaduti, e tuttora in corso, in Terra Santa ci chiedono di pregare per la pace e per i popoli di questa Terra. Mercoledì 18 ottobre, alle 20.30 presso la chiesetta della Madonna della neve a Pianello, recita del Santo Rosario per la pace. Siamo tutti invitati.