Gli auguri di buon anno

In prossimità, durante e per qualche tempo dopo il primo giorno dell’anno, si è soliti a rivolgere gli auguri di buon anno. L’augurio in sé è una cosa bella, è un desiderio che accada qualcosa di bene, che si compia un buon cammino o l’occasione per felicitarsi di un momento bello o importante. Gli auguri portano gioia anche solo per il fatto che si porgono col sorriso o con accenti festosi. Gli auguri di buon anno si collocano dentro questa dinamica in sé bella e positiva. Ma rischiano di essere un atto di circostanza o addirittura beffardo e tragico. Tralasciando quelle che possono essere le proprie situazioni personali, se vado a pensare al recente anno 2020 quando ci si è augurati buon anno e poi da lì a pochi giorni è arrivato quel che è arrivato (ricordo ancora i video che riproducevano le previsioni dell’oroscopo di illuminati indovini… “sarà un anno pieno di soddisfazioni”… si è visto…). Oppure penso agli auguri di buon anno scambiati l’anno scorso ed è arrivata la guerra in Ucraina… Gli auguri di buon anno quindi per me non vanno intesi come il tentativo di esorcizzare le situazioni infauste (che purtroppo arrivano), ma è l’occasione di augurare una cosa ben più importante. E’ l’augurio di usare bene il tempo che l’anno nuovo ci offre. Usare bene il “proprio” tempo, quello di cui disponiamo, quello che passa attraverso le nostre scelte personali.

foto tratta dal sito www.pexels.com

Il tempo è un altro dono prezioso che ci fa il buon Dio, dono che ci chiede di essere protagonisti e non solo spettatori. Molte cose succedono a prescindere da ciò che noi pensiamo e operiamo, non poche comunque prendono vita e impronta dal modo con il quale le concepiamo e le portiamo avanti. Il tempo quindi mi è dato essenzialmente per compiere la volontà di Dio, riconoscere il bene e viverlo. Così il tempo diventa un’avventura affascinante, che pur attraversando le inevitabili prove, sa di guardare ad un destino buono. Se non fosse, infatti, per questo destino buono, che senso avrebbe farsi gli auguri di buon anno? Il destino buono è ciò che Dio, attraverso Gesù Cristo, ha compiuto per noi: la nostra salvezza. Il tempo presente mi apre alla prospettiva del tempo futuro e del tempo eterno. Augurarsi buon anno allora diventa bello perché auguro all’altra persona di essere contenta non perché fortunata, ma perché capace di prendere a cuore il proprio destino e quello delle persone che ama. Non è cosa da poco. Chiudo con una citazione presa da uno dei film più belli che abbia mai visto, “Il Signore degli anelli” tratto dall’opera di Tolkien: “Tutto ciò che dobbiamo decidere è cosa fare col tempo che ci viene dato”. Auguri di buon anno!                                 don Luca