Guardare con attenzione

A mente fredda e con davanti il tempo trascorso, mi sembra bello proporre qualche considerazione sul Grest che la nostra Comunità Pastorale ha da poco concluso. E’ importante ricordare che il Grest è una proposta, e non “la” proposta che la comunità cristiana fa. Questo per condurre nel giusto alveo quello che è un momento del cammino d’Oratorio, che viene percorso in tutto l’anno. I partecipanti, dalla prima elementare alla seconda media sono stati poco più di un centinaio, con quasi una trentina di adolescenti (terza media e superiori) che si sono prestati come animatori e un gruppetto di adulti che hanno dato, a vario titolo, la loro collaborazione. Nei numeri leggo soprattutto i volti di chi si è approcciato a questa esperienza. Ho davanti a me lo sguardo entusiasta dei bambini piccoli, attenti a cogliere i diversi aspetti che venivano proposti nelle giornate. Un Grest che ha permesso di contemplare la pagina della Bibbia che parla della creazione del mondo, dove Dio disse e poi fece, da qui il titolo “Detto Fatto”. Una proposta che ha permesso di guardare con attenzione all’opera di Dio. Spesso ci sorprendiamo superficiali e distratti davanti al grande dono della vita e del creato. Si perde lo stupore nel contemplare quanto di immenso e bello ci ha offerto il Signore. Il Grest ha avuto il merito di mettere in evidenza la nostra possibilità di sentirci parte del grande disegno di Dio, che in modo meraviglioso ha creato le sue opere. Le quattro settimane hanno permesso di evidenziare tanti aspetti. Di sicuro ai partecipanti sono state date occasioni nelle quali immergersi in questo aspetto così determinante della Creazione. Dalla narrazione del racconto biblico, ai canti, ai giochi, ai laboratori (che riprendevano il tema del Grest), alle gite si è voluto far guardare con attenzione il tema del mondo e di Dio Creatore. Ho notato come sia importante e necessario insistere sull’aspetto educativo, che è passato attraverso i vari momenti di cui sopra. Si è notato anche come non pochi bambini e ragazzi manifestano situazioni nelle quali hanno bisogno di chi li aiuta e li guida. Linguaggi non sempre corretti, disabitudine al rispetto dell’ambiente e alla bellezza del creato, una superficiale disaffezione alla vita di fede, sono tratti che a volte sono emersi. I genitori in primis, e poi gli altri adulti educatori, sono chiamati ad additare ai più giovani lo splendore e la verità che li circondano. Diversamente ci si abitua ad essere estranei e distanti a ciò che rende l’esistenza bella e interessante. Colgo l’occasione per ringraziare le persone che hanno dato il loro apporto per la buona riuscita del Grest, e anche le tre Amministrazioni Comunali di Cremia, Musso e Pianello del Lario per i loro preziosi contributi. don Luca