Ma perchè?

Penso che non poche persone abbiano scosso la testa, o anche fatto altre considerazioni, vedendo il programma della settimana di “esercizi spirituali”.      Sì è vero, trovarsi al mattino alle 06.30 per le Lodi e per una breve meditazione, vivere i momenti di approfondimento biblico posti in vari momenti e orari della settimana, così come le proposte dello spettacolo e della Via Crucis itinerante, sono cose oggi controcorrente. Anche Gesù Cristo andò controcorrente quando venne sulla terra e quando per amore scelse di salire sulla Croce e dare la vita per noi. A noi viene chiesto molto meno… Vivere un tempo di particolare comunione con Dio è oggi necessario per riaffermare una appartenenza che non dobbiamo dare per scontata in modo superficiale. La fede è sicuramente il dono che Dio ci ha fatto a partire dal Battesimo e noi siamo chiamati a viverla e a renderla significativa nella nostra esistenza. Ed è proprio la mancanza di significanza della fede nell’esistenza che oggi ammorba il vissuto di tanti cristiani. Non è difficile sentire l’affermazione da parte di tante persone di credere in qualcosa, ma seguire Gesù Cristo nel modo con cui Lui ce l’ha consegnato non è così diffuso. Così com’è molto importante il sentirsi parte di una reale e vera comunità cristiana che è, con buona pace di alcuni, la parrocchia. Una comunità che invita a vivere la fede in pieno e non solo a fruire di un servizio religioso. E’ bella cosa partecipare alla Messa, ma se non si vive dentro una comunità parrocchiale, con i suoi vari momenti e appuntamenti, si vive una religiosità di facciata e mancante in molti aspetti. I momenti della settimana di esercizi spirituali sono sì per certi aspetti “esigenti”, ma non siamo forse disposti ad essere esigenti per tante altre cose? Quando abbiamo bisogno di visite per la salute fisica ci muoviamo anche andando lontano, e giustamente. Quando ci deve recare in posti per svago o per interesse si fanno ore di viaggio con magari levate ad orari antelucani o rientri ad ore molto avanzate. Nessuna critica se si fa ciò. Lo si fa perché ci si tiene, perché si è mossi da passione. Allo stesso modo il cristiano è invitato ad avere interesse e passione per Cristo e per ciò che viene da Lui. Essere cristiani è un dono, dono bello da tenere vivo e da far brillare. Una speciale preghiera la rivolgo alle persone anziane e malate che non si possono muovere da casa (non agli anziani pigri, che si possono muovere…); di accompagnare con la loro preghiera quotidiana questi giorni degli esercizi spirituali perché possano portare frutto e frutto abbondante. Con l’aiuto e la preghiera di tutti noi potremo vivere una Quaresima santificante.                          don Luca