Celebrare il Santo Natale di Gesù Cristo ci pone di fronte all’abbassamento (in greco “kenosis”) di Dio nei confronti dell’uomo. Se per un istante ci sorprendiamo a pensare a Dio, lo pensiamo in categorie sicuramente eccedenti le nostre misure. Dio è Colui che ha creato il mondo e l’universo. Dio è Colui che trascende, va oltre la misura delle mie capacità. Dio è Amore assoluto. Dio dona agli uomini la Fede. Dio perdona il mio peccato e la mia incredulità. E avendo davanti questo quadro ci sorprende la realtà che il Natale ci offre: l’infinitamente Grande che si rende presente in modo fragile e povero come appunto nella nascita di Gesù. E’ il metodo di Dio, il suo abbassarsi per poter rialzare l’uomo. E la modalità con cui Dio si manifesta, chiede all’uomo l’atto del riconoscimento, la disponibilità a lasciarsi coinvolgere da questo Fatto. Emerge come l’uomo moderno, pur nello smarrimento culturale in cui si trova, sia sensibile a Dio e al tema dell’eternità, di come in lui non si spenga la fiamma della domanda e della ricerca. Questa sensibilità che la persona umana possiede, si incrocia con la Rivelazione, col manifestarsi del Dio cristiano nella vita del mondo e nella vita personale di ciascuno di noi. Se è vero che neanche la presenza di un contesto materialista ed nichilista (forma di pensiero che proclama l’impossibilità e l’inutilità dei tentativi di individuare il senso dell’esistere), in cui noi siamo tuttora immersi, non riesce a spegnere del tutto questa fiamma, è altrettanto vero che occorre lasciarsi affascinare da un Dio che si abbassa e si rende vicino a noi. La grandezza di Dio viene a farsi Bambino per essere riconoscibile dall’uomo. L’abbassamento di Dio lo cogliamo solo se lo leggiamo nell’ottica di Amore all’uomo che spinge il nostro Creatore a farsi Creatura nel ventre di una ragazza di Nazareth, la Vergine Maria. Lasciamoci stupire da questa tenerezza, da questo calarsi vicino alla nostra umanità che è fragile e ferita dal peccato, e può lasciarsi commuovere da un incontro così. Dio che si fa Bambino, che da Essere Onnipotente diventa una Creatura fragile e debole, come lo sono tutti i bambini che vengono al mondo, ci trovi pronti a riconoscere questo abbassamento, questa forma intensa di Amore per me.
Buon Natale! don Luca