“Le vie del Signore sono infinite!”. Questa espressione dice come il Signore sappia veramente cogliere il bene e valorizzarlo anche là dove nella visione umana sembrerebbe tutto perduto o lasciato andare. Mi ha rafforzato questa convinzione un articolo che ho letto nei giorni scorsi che ho provveduto a pubblicare integralmente sul sito della nostra Comunità Pastorale (ogni tanto è bene darci un’occhiata). Si parla dell’avvio del processo di beatificazione di una giovane suora, Clare Crockett, morta a causa di un terremoto in Ecuador nel 2016. La stessa era nata nel 1982 (quindi contemporanea a noi) a Derry nel Nord Irlanda da una famiglia cattolica. Nella sua infanzia ricevette i sacramenti di iniziazione cristiana, ma smise di frequentare la parrocchia durante l’adolescenza.

Nella Settimana Santa del 2000, all’età di 17 anni, arrivò a un incontro di preghiera con il Focolare della Madre. Sembrava tanto allegra quanto superficiale. Cercava il sole e i ragazzi in Spagna, e si ritrovò con un gruppo di persone che celebrava con grande intensità la Passione, Morte e Risurrezione del Signore. Ma lei non era pronta per questo. Fin dall’infanzia desiderava diventare una stella del cinema mondiale e stava lavorando duramente per ottenerlo. Sapeva che aveva le qualità: un grande talento artistico, una bellissima voce, un aspetto fisico attraente e una personalità travolgente. Trascorse i primi giorni dell’Incontro della Settimana Santa prendendo il sole e fumando. Il Venerdì Santo qualcuno le disse: «Clare, oggi devi entrare in cappella. Oggi è Venerdì Santo». Clare entrò in cappella, ma rimase nell’ultimo banco. Durante la liturgia del Venerdì Santo i fedeli si avvicinano al presbiterio per adorare e baciare la croce. Clare si unì alla fila. E quel semplice gesto segnò un prima e un dopo nella sua vita. Quando si concluse la liturgia, una suora la trovò che piangeva, mentre ripeteva: «Egli è morto per me. Mi ama!… Perché nessuno me l’ha detto prima?». Clare aveva capito quanto il Signore la amava e quanto Egli aveva fatto per lei. E comprese che «l’amore si paga solo con amore», e che l’amore che il Signore le chiedeva implicava il donarGli tutto. Il cammino successivo non fu facile immediatamente, cadde ancora nello stile di vita trascurato. Una notte di festa esagerò di nuovo con l’alcool, e quando stava vomitando nel bagno di una discoteca, sentì che Gesù le diceva: «Perché Mi continui a ferire?». La presenza di Dio era così forte che non poteva ignorarla. Da lì prese la ferma decisione di donarsi tutta al Signore nella vita religiosa, che la aprì ad una testimonianza luminosa e fulgida, all’opposto di quello che viveva prima, famosa e dedita alla mentalità mondana, ma con grande insoddisfazione. Vi lascio scoprire cosa avvenne dopo la sua conversione, frutti bellissimi di Grazia. Una vicenda come questa allarga il cuore, soprattutto quando si vede il nostro mondo attuale, spesso vuoto e lontano da Dio, con ragazzi e famiglie che vivono una aridità spirituale preoccupante e allo stesso tempo essendo convinti di essere a posto. Vite come quelle di suor Clare sono una ventata di speranza! don Luca