Quando si va a fare una camminata in montagna, e la stagione invita a farlo, si porta con sé uno zaino nel quale mettere l’occorrente per vivere una buona scampagnata. E fra le cose che non mancano c’è l’indispensabile panino col quale rifocillarsi. Quando si cammina il nutrimento è indispensabile per poter proseguire il percorso. D’altronde si dice che “sacco vuoto” non sta in piedi… Similmente al nutrimento che è necessario per il cammino in montagna, il cammino della nostra vita chiede necessariamente un sostegno. Un sostegno che vada a interessare le corde più intime e profonde del nostro io. Nel profondo intimo c’è l’insopprimibile fame, di amore e di eternità, che è presente in noi. Fame che chiede di essere saziata da un “vero” nutrimento. Gesù sapendo che siamo segnati da questo bisogno ci ha donato sé stesso nel Sacramento della Eucarestia che è vero e proprio nutrimento di Grazia. Lo ha voluto fare anticipando nell’Ultima Cena il Sacrificio che avrebbe poi compiuto sulla Croce donando la Sua Vita per noi. Un nutrimento che nasce dell’amore col quale Gesù ha voluto farsi offerta per la nostra salvezza.


E l’Eucarestia è proprio la Sua Presenza reale, il Suo Corpo e il Suo Sangue, che si rendono manifesti attraverso il dono dello Spirito Santo che il sacerdote invoca stendendo le mani sul pane e sul vino. Quale grande dono ci viene fatto! Che prezioso nutrimento ci sostiene nel cammino della vita. Il tutto per evitare che la nostra persona sia un “sacco vuoto”, facendo così fatica a trovare il senso profondo della vita. L’Eucarestia va scoperta e vissuta nel suo manifestare il Sacro che viene da Cristo. Guardando alla sacralità che il Santissimo Sacramento porta in sé ne possiamo cogliere l’estrema bellezza. Una mentalità poco attenta al Sacro, e ripiegata su sé stessa, rischia infatti di non tener conto della bellezza che l’Eucarestia ha in sé. Nella Comunione possiamo contemplare come in un segno tanto piccolo, una particola di pane, dopo la Consacrazione è presente l’infinitamente grande ovvero Gesù stesso. Comprendiamo quindi il perché nelle preghiere che accompagnano il momento della Adorazione Eucaristica vengono pronunciate queste parole: “Hai dato loro il pane disceso dal cielo. Che porta in sé ogni dolcezza”. Un nutrimento, il Pane vivo disceso dal Cielo, che nutre e porta in sé ogni dolcezza. Un cibo utile e buono. Ci possa sostenere lo Spirito Santo, che agisce e opera in noi, a comprendere la sacralità e la bellezza del nutrimento del Pane Eucaristico per non essere dei “sacchi vuoti”.
don Luca