Sole e luna

Il tempo estivo facilita l’accostarsi alla lettura dei libri. Almeno così a me capita. Lettura che al momento prediligo ancora fare nel formato cartaceo non riuscendo ancora ad abituarmi a quello digitale (sforzo che fra l’altro non ho mai fatto con molta convinzione). Mi ha tenuto compagnia in questi tempi un libro sul cardinale vietnamita François-Xavier Nguyen Van Thuan. Libro scritto da una giornalista spagnola circa il lungo periodo trascorso in prigione da questo vescovo vietnamita, 13 anni di cui 9 in isolamento (Van Thuan, libero tra le sbarre di Teresa Gutierrez, editrice Citta Nuova). Ordinato vescovo nel 1967 fu nominato nel 1975 arcivescovo ausiliare di Saigon e due giorni dopo venne arrestato dalla polizia del regime. Il testo racconta la vicenda della sua prigionia e mostra come l’abbia vissuta non solo con fede ma anche come occasione per annunciare Gesù nella circostanza, decisamente non facile, in cui si trovava. Significative, fra le tante, sono state alcune pagine viene raccontato un viaggio fatto su una nave, da una prigione all’altra, con tanti altri prigionieri, e di come questa situazione sia stata per lui propizia per parlare di Gesù e per avvicinare a Lui diverse persone. Mi ha poi colpito un passaggio del libro dove Van Thuan parla della  Chiesa. La paragona alla luna che guida nella notte i passi della gente. La luna brilla nella notte di una luce che però non è sua, perché è la luce riflessa che viene  dal sole che di giorno la illumina. E Van Thuan paragona il sole a Cristo. E’ Cristo infatti che illumina e dà consistenza alla Chiesa. Quanto più la Chiesa si lascia baciare dai raggi del Sole, tanto più è capace di illuminare la notte del cuore umano e le tenebre della storia. La preghiera e in special modo la Santa Messa, è il posto in cui ci lasciamo inondare dalla luce del Sole-Cristo, per essere capaci di vivere la comunione e di annunciare il Vangelo. E’ un’immagine molto bella quella che Van Thuan usa per descrivere la Chiesa, e ciò acquisisce maggior consistenza leggendola all’interno dell’esperienza non certo facile che lui stava vivendo. Una Chiesa che è chiamata primariamente ad essere “baciata” da Cristo, dai raggi del suo Amore e della Sua Presenza. Anche noi, partecipi dell’esperienza dell’essere battezzati e inseriti in una Comunità cristiana, che ha il volto delle nostre Parrocchie, siamo chiamati a vivere l’appartenenza alla Chiesa con questa tensione e questo desiderio. Così sapremo essere portatori di speranza e fede.  don Luca