Tabgha e Cafarnao sono due località molto vicine l’una all’altra. Sono collocate sulle sponde del lago di Tiberiade e ci portano nella mente e nel cuore numerosissimi episodi importanti del Vangelo. Tabgha prende nome da un termine greco heptapegon che significa “località delle sette sorgenti”, questo per la presenza di corsi d’acqua. Qui sorge un monastero dei benedettini tedeschi, all’interno del quale è presente la chiesa che ricorda il fatto, qui avvenuto, della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Miracolo che è rappresentato in questo edificio da un pregevole mosaico, che raffigura una cesta con quattro pani e due pesci, posto davanti all’altare. I più attenti fra i lettori di questo foglietto e fra i pellegrini che si sono recati in Terra Santa, potranno muovere una fondata obiezione: ma i pani del miracolo non erano cinque? Domanda esatta! Ma allora dov’è il quinto pane? E’ quello che si trova sull’altare, su tutti gli altari, dove si celebra la S. Messa nella quale il pane diventa il Corpo di Cristo. I luoghi della Terra Santa non hanno solo lo scopo di farci vedere dove si sono svolti i fatti evangelici, dandone prova di storicità e verità, ma anche di rendere vivo e presente quello che noi viviamo e crediamo.

L’Eucarestia è ciò che Gesù ha voluto prefigurare con questo miracolo che manifesta l’abbondanza del Suo dono. Gesù ha voluto sfamare le folle, che erano senza nutrimento. Così oggi Gesù vuole nutrire la Sua Chiesa e quindi il popolo di Dio col vero Nutrimento del Suo Corpo e del Suo Sangue! Che dono bello è quello della Comunione! Vicino alla chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci è collocata la “cappella del primato” il luogo dove Gesù per tre volte chiese a Pietro se lo amava e dove gli diede il mandato di pascere il gregge a lui affidato, ovvero la Chiesa. La vicinanza al lago, che lambisce questa piccola cappella, ti pone davanti agli occhi questa scena, facendo cogliere come il mandato di Pietro sia sorto a partire da un amore a Cristo e come sia sorgivo l’amore che Cristo ha per Pietro e per la Chiesa. A due chilometri da Tabgha sorge Cafarnao, che è chiamata anche “la città di Gesù”. Cafarnao è infatti la città dove Gesù stabilì la sua base operativa per i suoi tre anni di ministero pubblico. E’ un ampio e ricco sito archeologico che mostra dei reperti molto importanti. Quello centrale è la casa di Pietro, luogo dove Gesù soggiornò in moltissime occasioni e dove compì miracoli e discorsi. Sopra questa casa è sorta una chiesa moderna a forma di barca rovesciata che permette di vedere le fondamenta dell’abitazione del capo del gruppo degli Apostoli. A Cafarnao Gesù visse per diverso tempo e sono numerosissimi gli episodi che sono qui ambientati fra cui quello nel quale per portare davanti a Gesù un paralitico venne scoperchiato il tetto della casa in cui il Figlio di Dio si trovava. E quella casa era davanti ai nostri occhi. Segno e richiamo al fatto che Gesù ci visita e risana dentro il vissuto concreto della nostra vita. don Luca
