Tempo di feste

Il tempo estivo nei nostri tre paesi è caratterizzato da un numero consistente di feste religiose con spesso un corredo di iniziative di vario genere. L’elenco è lungo ed è sempre riportato negli avvisi parrocchiali sia con un indice globale sia con le comunicazioni settimana per settimana. Feste che in questi anni sono state sempre mantenute e anzi con alcune aggiunte. Questi appuntamenti scandiscono soprattutto il periodo estivo e ne modificano spesso il calendario abituale degli orari delle celebrazioni. A me personalmente non pesa il fatto di spostarsi quasi ogni domenica (a parte il caldo…), e vedo volentieri queste feste come una positiva occasione di annuncio del Vangelo, di incontro fra le persone e nella buona parte dei casi anche di aiuto e sostegno economico alle parrocchie (penso ai canestri e ad altre iniziative). La riflessione che è opportuno fare è quella del proseguimento di queste feste, che rientrano nel novero delle cosiddette “tradizioni”. Perché una tradizione si mantenga e si rivitalizzi occorrono diversi fattori. Uno di questi è che questa tradizione “comunichi” qualcosa che aiuti le persone che la vivono, a crescere nella fede. Una tradizione che non comunica più niente rischia di diventare un momento da portare avanti stancamente ma senza che sia in esso utile.

 Il periodo estivo vede a diversi livelli e con diversi organizzatori, Il moltiplicarsi di feste a monte, a lago e in ogni dove. Feste che a volte hanno anche finalità benefiche, altre che invece hanno un aspetto commerciale o ludico. La persona è un essere sociale e vede con favore momenti di aggregazione. La comunità cristiana deve vedere nelle tradizioni l’occasione per l’incontro, per la festa ma principalmente per mettere al centro Cristo (anche attraverso il festeggiare la Madonna o i Santi). Un altro elemento per cui le tradizioni possono essere perpetuate è quello della gente che si coinvolge e che si impegna. Noto, ormai da anni, come alcune feste siano ben partecipate e organizzate perché c’è chi “tira” il carretto. Diversamente da altre che languiscono un po’ per via della limitata partecipazione. A tal proposito sono sterili i discorsi di lamentazione del tipo “una volta era diverso”. Che le situazioni nel tempo cambino è nell’ordine delle cose, importante è che ci sia chi aiuta e supporti il mantenimento delle tradizioni e dei momenti di festa pur con cambiamenti e novità. Le feste e le tradizioni sono momenti belli e utili dentro la vita di una Comunità, e spetta alla Comunità stessa desiderare e impegnarsi a tenerle vive e innovate. don Luca