Un aspetto che è spesso narrato nei Vangeli è quello del miracolo. Troviamo infatti molteplici casi nei quali Gesù ha compiuto questi segni particolari. Troviamo comunemente questa definizione: “Un miracolo (dal latino «miraculum», cosa meravigliosa), in teologia, è un evento straordinario, al di sopra delle leggi naturali, che si considera operato da Dio direttamente o tramite una sua creatura. Nel linguaggio comune, per estensione, il termine miracolo indica anche un fatto eccezionale, che desta meraviglia. Colui che si ritiene abbia compiuto dei miracoli è detto anche taumaturgo.” Quindi si può notare con evidenza che il miracolo sia un segno di Dio, concesso dal Suo Amore e dalla Sua Benevolenza. Miracoli che a volte sono guarigioni (cieco nato, paralitico, lebbroso…), a volte sono manifestazioni particolari di eventi legati alla natura (tempesta sedata, moltiplicazione dei pani e dei pesci, …), oppure avvenimenti particolari come la Trasfigurazione, le apparizioni post-pasquali. Pensiamo poi anche alla grande lotta contro il demonio con gli esorcismi e la liberazione dal male. Dio poi ha concesso, nel lungo tempo della Chiesa che si è aperto dopo la Pentecoste fino ad oggi, una grande schiera di uomini e donne che sono stati “complici” della sua volontà e in nome Suo hanno compiuto numerosi miracoli. Mi colpisce sempre quando si va in alcune chiese o nei Santuari, vedere le numerose esposizioni di ex-voto come ringraziamento per i miracoli accaduti, o anche per grazie ricevute. Ma una domanda possiamo farcela: oggi ci sono i miracoli? Una mentalità freddamente razionalistica e soprattutto lontana della fede, ne riduce la portata e il significato. In realtà il miracolo è strettamente legato all’agire di Dio e quindi nella questione dei miracoli è implicita quella di Dio. Chi non riconosce i miracoli, ha un’altra concezione di Dio. C’è la questione chiave: non si tratta di stabilire se questo o quell’evento straordinario costituisca un miracolo. Si tratta di affermare che Dio rimane Dio. E che può continuare ad agire nel mondo come Creatore e Signore quando vuole e nel modo che vuole e che è meglio per il mondo. Quindi affermare la possibilità dei miracoli vuol dire credere che Dio agisce in mezzo a noi. I Vangeli ci hanno mostrato che i miracoli accadono dove c’è la vera fede della persona che si affida sinceramente all’agire divino. Ed allora mi viene da fare, all’inizio dell’anno nuovo, l’augurio che il Buon Dio compia miracoli nella nostra Comunità, che ci conceda dei segni che possano dire la nostra fede in Lui. Allora auguri di un 2025 “miracoloso”! don Luca
